Provincia cancellata da Monti, Teramo Nostra pronta a mobilitarsi

TERAMO – L’associazione Teramo Nostra non ci sta alla soppressione della provincia teramana e annuncia forti resistenze e mobilitazioni accanto al presidente Valter Catarra, «l’unico a impegnarsi per difenderla». L’associazione stigmatizza infatti l’atteggiamento di tutti i “big” della politica teramani che contro il provvedimento del Governo sulla Spending Review non hanno avrebbero preso posizione: dal presidente Gianni Chiodi, agli assessori regionali teramani, fino ai consiglieri regionali ma anche i senatori e i parlamentari dei diversi schieramenti. Il Governo ha infatti varato ieri i criteri di riordino delle Province che stabiliscono la sopravvivenza solo per quegli enti con 350mila abitanti e una superficie minima di 2500 chilometri quadrati. Le altre province saranno costrette ad accorparsi o fondersi. In Abruzzo, secondo questi paramentri, spariscono Teramo (con 312mila residenti) e Pescara. « L’assetto geo-politico del nostro Paese – dichiarano gli esponenti di Teramo Nostra – non può essere ridisegnato come il gioco al “Monopoli”. Ben altre potevano essere le misure di revisione della spesa pubblica come ad esempio gli accorpamenti dei pletorici ministeri nazionali, con il loro enorme e costoso apparato burocratico. Al contrario vengono stravolte, con soppressioni e accorpamenti anomali le nostre Province: organismi statali periferici consolidatisi nel tempo oltre che sanciti dalla nostra Costituzione». Per questi motivi Teramo Nostra lancia un appello ai teramani presenti nelle istituzioni per difendere la Provincia e quindi Teramo Città Capoluogo negli organismi preposti e far vivere la questione con un dibattito tra i cittadini elettori. L’associazione annuncia che sarà al fianco del presidente Catarra, e che organizzerà un Comitato permanente che nei prossimi giorni manifesterà il dissenso nei confronti di questo provvedimento, presentando anche proposte alternative. «Ci auguriamo che anche il sindaco Maurizio Brucchi, prenda presto iniziative concrete per difendere il ruolo di capoluogo, con la collaborazione della nostra associazione insieme ai tanti cittadini che si stanno unendo alla nostra protesta».