Condominio Uliveto, case popolari a disposizione

TERAMO – L’amministrazione comunale intende affrontare in maniera dcisiva la vicenda dei residenti del condominio "Uliveto" di San Nicolò che vivono fuori delle loro abitazioni dal giorno del sisma aquilano del 6 aprile 2009. Il sindaco Maurizio Brucchi rende noto di aver sottoposto ieri la questione al dottor Alfonso Celotto, capo del gabinetto del ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca: all’alto dirigente è stata illustrata la situazione dei residenti, che non godono più dell’autonoma sistemazione, scaduta il 30 giugno, in una casa dichiarata di categoria B dalla Protezione civile, ma di fatto inagibile. Il capo di gabinetto ha chiesto una dettagliata relazione, che gli è stata consegnata questa mattina dagli uffici del sindaco: Brucchi spera sia utile per valutare una possibile modifica della categoria di appartenenza dell’immobile terremotato, ad esempio quella E, l’unica per cui è prevista ancora l’autonoma sistemazione. Dal ministero hanno assicurato che la risposta arriverà a breve. Intanto lo steso sindaco ha chiesto alla società Reluiss lo stato dell’arte della pratica del condominio "Uliveto", affinché venga rilasciato al più presto il permesso per iniziare i lavori che di fatto permetterebbero ai proprietari del condominio di rientrare, in un arco di tempo piuttosto breve, nelle proprie case. Inoltre, in accordo con il Presidente dell’Ater, Marco Pierangeli, verranno messi a disposizione dei condomini più bisognosi o di quelli che non hanno posto dove risiedere, alcuni appartamenti nel territorio comunale o provinciale, fino a quando non saranno terminati tali lavori. «E’ una situazione incresciosa e difficile per diversi motivi – ha commentato il sindaco Brucchi -. Sto facendo il massimo per risolverla in tempi brevi. Ringrazio gli abitanti del condominio Uliveto che stanno dimostrando grande senso di responsabilità. Una sola cosa mi preme precisare: che il condominio Uliveto ha bisogno di tante cose, certo non ha bisogno di strumentalizzazioni».