TERAMO – Mezza provincia rischia di restare a secco dai rubinetti per altre 24 ore. Paradossalmente se fino ad oggi il problema erano la siccità e la carenza di acqua nei serbatoi, il passaggio di "Circe" ha provocato l’esatto opposto: il maltempo con le piogge torrenziali ha provocato l’intorbidimento dell’acqua che entra dalle sorgenti nei canali di gronda di Casale San Nicola e nel potabilizzatore di Montorio al Vomano. L’acqua è troppo impura per essere resa potabile e la Ruzzo Reti è costretta a interrompere l’uscita dall’impianto di Casale (che normalmente eroga circa 130 litri al secondo) e a ridurre quella del potabilizzatore di Montorio, drasticamente, dai circa 700 litri al secondo agli attuali 200. Ne consegue che a valle, nel Vomano fino a Pineto e da qui lungo la costa fino a Martinsicuro, e in gran parte della Val Vibrata, l’acqua non arriva ai rubinetti perchè non basta e… finisce prima. In serata la Ruzzo Reti ha fatto sapere che l’emergenza durerà anche per la giornata di domani e che le squadre di tecnici sono impegnate a ripristinare al più presto la normalità.
-
Le derrate alimentari del Convitto devolute a Caritas e Multa Paucis
Il Consiglio di amministrazione ha deliberato la destinazione della merce in magazzino agli enti di assistenza... -
Csi aumenta gli impianti e i progetti e De Marcellis passa il testimone
Presentate le iniziative con Ail e CredeTe ODV. Il presidente dopo oltre 16 anni non è... -
Il ritiro dei mastelli TeAm da lunedì al Parco della Scienza
Lo spostamento da piazza Garibaldi dettato da esigenze tecniche. L’utenza è invitata a dotarsi al più...