Venti detenuti di Castrogno diventeranno cuoche e meccanici

TERAMO – Dieci detenute diventeranno cuoche specialiste nelle intolleranze alimentari, altri dieci detenuti saranno meccanici motoristi. Ci riusciranno grazie a due corsi di 400 ore ciascuno che si prefiggono di favorire l’occupabilità e dunque il reinserimento sociale dei rinchiusi nel penitenziario di Castrogno, migliorandone nel contempo le condizioni socio-psicologiche. Si treatta di "Ristorazione-meccanica e work experience", prevede un investimento di oltre 310mila euro finanziato con il Po Fse Abruzzo 2008-2013, e vede coinvolta una serie di soggetti istituzionali e formativi (COS Nuovi Servizi, PROMO.S., Adecco, Filadelfia e Confcooperative Teramo) guidate dalla Leadercoop e con il partenariato di Eas n. 5 Teramo, Eas n. 4 Comunità montana della Laga ed Eas n. 6 Comunità montana del Gran Sasso. Hanno aderito alla rete progettuale anche l’Assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Teramo, quello alle Politiche Lavoro e Formazione e il Polo dell’Innovazione sociale e dell’Economia civile. I corsi di formazione si terranno all’interno del carcere: i detenuti e le detenute che parteciperanno percepiranno un’indennità di frequenza pari a 5 euro l’ora, con un premio di rendimento per coloro che concluderanno positivamente il percorso e la possibilità di accedere a 6 borse di studio del valore di 2.000 euro ciascuna, per i primi tre allievi meritevoli di ogni corso. Il progetto prevede anche l’apertura di uno Sportello Carcere-Lavoro all’interno della casa circondariale di Castrogno per l’orientamento, l’elaborazione di progetti di inserimento socio-lavorativo; sarà aperto almeno una volta a settimana per la durata di 6 ore e rimarrà operativo per tutta la durata del progetto, impiegando un operatore dei Servizi per l’impiego della Provincia, un assistente sociale dell’Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna), un educatore trattamentale e all’occorrenza anche un mediatore culturale. La fase più significativa del progetto è la “work experience” in azienda che partirà a gennaio e consentirà ai 12 detenuti coinvolti di percepire un’indennità mensile di 500 euro per per la durata di 12 mesi. A sostegno degli ex detenuti che parteciperanno alla "work experience" è a disposizione un budget di 18mila euro per coloro che hanno bisogno di un alloggio stabile e che potranno quindi essere accolti da una struttura che fornirà  posti letto per la durata dell’esperienza di lavoro. «Il progetto rientra tra quelli finanziati dalla Regione attraverso il Fondo Sociale Europeo, per un totale di 12 milioni destinati proprio all’inclusione sociale – ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti -. Lo scopo è di creare una rete tra i soggetti interessati e sostenere così il reinserimento lavorativo dei detenuti, facendo superare il pregiudizio che spesso i datori di lavoro hanno nei loro confronti».