Misticoni (Pdl) attacca la minoranza «scorretta»

TERAMO – Quanto accaduto nell’ultimo consiglio comunale di Teramo continua a tenere banco nelle polemiche politiche di qusti giorni. Ma paradossalmente, la discusione non si è animata attorno alla mozione di sfiducia presentata da due coniglieri dell’Udc, quanto sulla decisione del capogruppo del Pd, Giovanni Cavallari, di chiedere il numero legale durante l’assise. Dopo il botta e riposta tra il sindaco e lo stesso Cavallari, e la presa di posizione di Di Sabatino dell’Udt, è la volta del capogruppo del Pdl in consiglio, Valeria Misticoni. Che sottolinea come sia stato Cavallari a peccare di ‘buon gusto’, contravvenendo alla correttezza istituzionale di quanto stabilito poco prima nella riunione riservata tra i capigruppo e cioè di intervenire sulla mozione ma senza chiedere il numero legale.. «Con il suo comportamento, il capogruppo del Pd non ha svolto correttamente il ruolo di consigliere – dice Valeria Misticoni -, perché se è vero che la minoranza ha il dovere di controllare, è altrettanto vero che essa ha il dovere di consentire la trattazione dei punti posti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. Se, infatti, il numero legale fosse venuto meno, come la minoranza auspicava, si sarebbe verificato un danno alla cittadinanza, in quanto l’Assise Civica si sarebbe dovuta riunire in seconda convocazione con nuovi costi per i cittadini». Un atteggiamento, per il consigliere del Pdl, abituale da parte dei consiglieri di minoranza, al quale si contrappone quello «responsabile del consigliere Milton Di Sabatino, che pur astenendosi dal voto sui provvedimenti, è rimasto in aula consentendo lo svolgimento della seduta. E’ triste vedere come l’opposizione, prendendo atto della propria incapacità di essere influente e determinante per la vita amministrativa e politica della Città, si faccia scudo delle assenze giustificate di alcuni consiglieri di maggioranza e delle questioni interne ad un Partito della coalizione che, se pur rilevanti, non mettono in alcuna difficoltà la maggioranza che rimane solida sia riguardo ai numeri, sia riguardo alla fiducia al Sindaco Brucchi e al programma elettorale».