Emergenza idrica, Mastromauro: «La soluzione c'è»

GIULIANOVA – L’emergenza idrica ha fiaccato la costa teramana in questa torrida estate. A sottolinearlo, e a chiedere con urgenza soluzioni definitive, è il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, che torna a sostenere un’ipotesi già suggerita dall’ex sindaco di Civitella del Tronto, Tulini. Ecco il suo intervento:

«C’è senz’altro il problema della vetustà delle condutture, che necessitano di interventi seri e decisi e non tampone per evitare la dispersione dell’acqua, circa il 29% nel 2010. Ed è altresì necessario che tutti, con un cambio di mentalità non differibile, si abituino ad un consumo attento e razionale dell’acqua potabile, evitando sprechi e consumi impropri. Ma a parte ciò, è intollerabile che una provincia, la nostra, ricca di acqua di ottima qualità, debba patire il progressivo aggravamento dell’approvvigionamento idrico.
La soluzione in effetti c’è, e va dato merito all’ex sindaco di Civitella del Tronto, Mario Tulini, di averla prospettata. L’Ato, cioè l’Ambito Territoriale Ottimale, approntò un programma d’investimento noto come ‘Schema d’intervento programmatico strategico idrico acquedotti del Ruzzo’ teso ad individuare, sui Monti della Laga, sorgenti integrative. La Ruzzo ha poi realizzato un pozzo con stazione di pompaggio e serbatoio a Villa Lempa e Cornacchiano, entrato in funzione per un periodo di tempo limitato ma poi bloccato a causa di problemi tecnici. Si tratta, quindi, di ripristinare la piena funzionalità della stazione di pompaggio che, mediante  l’opportuna realizzazione di condotte per collegare le nuove captazioni, garantirebbe il soddisfacimento del fabbisogno idrico in ogni periodo dell’anno, evitando così i periodi di sospensione nell’erogazione, frequenti in estate, a causa dell’abbassamento delle falde acquifere e dell’aumento esponenziale dei consumi per l’aumento delle esigenze determinata dalle presenze turistiche. Per fare questo occorrono ovviamente risorse finanziare adeguate. Ma in proposito sono a disposizione ben 2 milioni di euro stanziati dallo Stato non utilizzati. Occorre quindi un impegno congiunto di Ato, Ruzzo, del governatore Chiodi, dell’assessore regionale ai Lavori pubblici Angelo Di Paolo e dei comuni interessati per richiedere l’immediata assegnazione di quella cifra. Per quel che mi riguarda io sono pronto a dare il mio supporto, e ritengo che i miei colleghi siano disposti a fare altrettanto».