"Ci si vuole bene" oggi in casa Tancredi

TERAMO – Un grande momento conviviale ha visto riunito oggi il Pdl teramano schierato a tavola in casa del senatore Paolo Tancredi che ha voluto chiamare a raccolta i suoi per una grigliata estiva nella sua casa a Prati di Tivo. Circa un centinaio gli invitati a tavola, tutti eletti in seno al Pdl e nelle liste civiche di supporto di Comune, Provincia e Regione. Una sorta di conclave che prelude una chiamata alle armi prima delle elezioni? "Assolutamente no – scherza il senatore – è solo un’occasione conviviale per mangiare insieme un po’ di carne alla brace e bere qualche bicchiere di vino. Non ci sarebbe nulla di male a parlare di campagna elettorale – scherza il senatore – ma in realtà non è nulla di più che un appuntamento che per tradizione portava avanti mio padre un paio di volte all’anno. Con la sua scomparsa riprendo questa consuetudine e la porto avanti io". Gli ospiti hanno gradito l’invito e apprezzato le doti del senatore ai fornelli, visto che i presenti non hanno lesinato apprezzamenti per i primi proposti, per la carne e per gli arrosticini offerti dal consigliere Graziano Ciapanna. Ricucite anche piccole, quanto scherzose ostilità, come quella tra il consigliere Roberto Canzio e il presidente del Consiglio comunale Angelo Puglia. Gli invitati si sono gradevolmente trattenuti fino al tardo pomeriggio tra un dolce e una partita a carte. Al banchetto era presente anche il presidente Gianni Chiodi (evidentemente affaticato dalla prova culinaria, dall’esotica temperatura, e dai grattacapi politici come la foto testimonia,ndr). Tuttavia oggi non è stato il momento delle strategie politiche, e delle beghe di partito. Al di là di certe stoccatine e qualche boutade, gli uomini del Pdl si sono ritrovati per ribadire, come ha dichiarato lo stesso Paolo Tancredi, "che al di là della politica ci vogliamo bene". Chissà che l’occasione non sarebbe stata propizia per sanare qualche ostilità che indiscrezioni dicono serpeggiare tra gli assessori Paolo Gatti e Mauro Di Dalmazio. Non lo sapremo mai, anche perchè l’assessore Di Dalmazio era tra gli assenti "giustificati" per impegni familiari.