Oncologia, il centrosinistra chiama i cittadini a firmare per rilanciare il reparto

TERAMO – Restituire la valenza dipartimentale al reparto di Oncologia, nuovi strumenti diagnostici tra cui una Pet, e stanze singole per i malati terminali: sono le richieste inserite in una petizione presentata dai gruppi del centro-sinistra alla vigilia della “Sanità day”. Sabato mattina, come spiegato dal segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio, i cittadini saranno chiamati a firmare nelle piazze della provincia non solo a favore del potenziamento di un reparto al centro delle cronache estive per via dell’accorpamento, ma anche per esprimere un giudizio sulla politica sanitaria della Giunta Chiodi, “colpevole di una spoliazione di servizi sul territorio”. “E’ il caso dell’Oncologia, ma anche dei servizi della medicina del territorio – per Mauro Sacco, esponente dell’Idv -. I servizi del 118 hanno subito tagli di 12 ore giornalieri, questo è un insulto all’emergenza territoriale e alla sicurezza dei cittadini delle aree interne”. Chiodi parla di trionfo sulla base del piano di rientro dal deficit – ha dichiarato Francesco Virgilii del Psi – ma se questo avviene sulle spalle dei cittadini non si può certamente parlare di traguardo. La spending review si fa combattendo gli sprechi”. Durissime accuse sono arrivate alla dirigenza della Asl da parte di Vincenzo Cipolletti, esponente di Sel, che ha parlato di atteggiamento “disumano verso i malati “ nella logica degli accorpamenti attuati dal manager Varrassi. “Non è vero che in estate ci sono meno malati – ha detto Cipolletti – anzi si lavora a ritmi serrati più che in altri periodi poiché molti medici di famiglia sono in ferie, fa caldo e i pazienti subiscono la disidratazione e molti anziani vengono lasciati soli dalle famiglie in villeggiatura”. Cipolletti ha poi posto l’accento sulla presenza di raparti di sere A e di serie B: “E’ una coincidenza che siano stati creati reparti e che ci siano state promozioni ad hoc per esponenti della politica?”. Cipolletti ha inoltre evidenziato il problema delle liste d’attesa: “E’ impensabile che i malati oncologici seguano le stessa trafila degli altri pazienti per accedere a un esame. Andrebbero create corsie preferenziali e potenziato il day hospital oncologico. Invece si procede solo a fare accorpamenti selvaggi che non hanno a che vedere con la salute dei cittadini, quanto piuttosto ai privilegi da tutelare”.