Gatti presenta una petizione per dire "no" al Porcellum

TERAMO – "I cittadini hanno il diritto di scegliere i propri rappresentanti, via il Porcellum". E’ quanto sostiene l’associazione Futuro In guidata dall’assessore Paolo Gatti presente domani in piazza Martiri della Libertà per raccogliere firme a una petizione da presentare al Governo per permettere ai cittadini di eleggere direttamente il presidente della Repubblica e i propri rappresentanti politici alla Camera e al Senato. "L’opinione pubblica considera l’attuale legge elettorale una truffa – ha dichiarato gatti nel corso di una conferenza stampa – perchè spoglia i cittadini dei loro diritti e in questo momento di forte scollamento degii elettori dai politici non possiamo continuare a ignorare il bisogno di restituire la sovranità a popolo". L’iniziativa, che segue analoghe altre in Italia, verrà riproposta domenica a Sant’Egidio alla Vibrata su impulso del consigliere regionale Emiliano Di Matteo che ha messo in evidenza il fatto che una nuova legge elettorale sia un’esigenza bipartisan che non ha steccati politici. "Per questo – ha detto di matteo – abbiamo voluto che la raccolta firme fossa lanciata da un’associazione e non dietro la sigla del Pdl, in cui ci riconosciamo, come avviene per altri movimenti in diversi Comuni del paese. Non c’è più molto tempo, è necessario svegliare il Governo e richiamarlo a cambiare una legge che non è rinviabile e che allontana i parlamentari dal territorio di riferimento". E proprio a proposito di parlamentari, l’assessore Gatti ha dichiarato che la petizione recherà anche la firma del senatore Paolo Tancredi, che si è impegnato a sostenere questa battaglia, e che auspica che anche gli altri onorevoli teramani si impegnino a promuovere una nuova legge elettorale col Governo. Al banchetto di Futuro In si recheranno diversi sindaci, tra cui il primo cittadino di Teramo Maurizio Brucchi, contrario anche lui al "Porcellum". "Possiamo chiedere con credibilità di cambiare le regole – ha dichiarato Di Matteo – poichè il nostro gruppo di appartenenza è tra coloro che si sta battendo per la cancellazione del listino in Regione e si è dichiarato favorevole alla riduzione dei consiglierii regionali da 42 a 30".