Marconi: «Nessun conflitto d'interesse, non mi dimetto»

TERAMO – “Dimettermi? Per quale motivo?” Così l’assessore Marconi, replica oggi alla richiesta di dimissioni arrivata da diversi esponenti politici dell’opposizione dopo che in materia di centrale a biomasse di Colonnella aveva ammesso di far parte della compagine societaria di una delle aziende che avrebbe dovuto partecipare alla gestione della stessa. Per l’assessore all’Ambiente della Provincia non esistono i motivi di conflitto di interesse sollecitati dal consigliere indipendente Riccardo Mercante poiché non per la realizzazione di quell’impianto non sono previsti finanziamenti pubblici, ma solo incentivi statali. “A questo punto non potrei comprare nemmeno azioni dell’Enel” ha commentato con ironia l’assessore che è poi intervenuto anche sulle contestazioni mosse dal segretario del Pd Robert Verrocchio secondo cui l’assessorato all’Ambiente è responsabile del Piano Energetico Provinciale, e dunque valuta se un progetto rientra o meno all’interno della programmazione. “Il segretario dimostra di non conoscere come funziona la redazione del Piano – ha replicato ancora Marconi -. Non è la Provincia che indica ai Comuni il percorso e le azioni da intraprendere per essere in linea con gli obiettivi programmatici da raggiungere entro il 2020 ma il contrario. La Provincia è solo una struttura di coordinamento di obiettivi che vengono fissati dall’Europa e che nello specifico consistono in tre punti: la produzione di energia da fonti rinnovabili, la riduzione dei consumi e l’efficientamento energetico. Non vedo dunque conflitto di interessi".Chiamato a rispondere invece sull’intenzione di rendere noti o meno i nomi dei parenti degli altri politici coinvolti Marconi ha risposto così: "E’ un argomento su cui sto facendo le mie valutezioni e su cui tornerò nei prossimi giorni".