Uccise a sprangate il carabiniere di Notaresco, ieri è uscito dal carcere

TERAMO –  Esce dal carcere Matteo Gorelli, il giovane che ha ucciso a bastonate dopo un rave party il carabiniere di Notaresco, Antonio Santarelli aggredito insieme a un collega a un posto di blocco. Dopo quasi diciassette mesi di carcere, il ventenne, ha lasciato la sua cella nella casa circondariale di Grosseto per raggiungere la comunità Exodus di don Mazzi, a Milano. Qui il giovane sarà in regime di arresti domiciliari, come deciso dal giudice Marco Bilisari. Provvedimento firmato nei giorni scorsi, prima del deposito della perizia psichiatrica assegnata dallo stesso giudice al professor Romano Fabbrizzi. «Anche sulla base del parere favorevole del pubblico ministero e sull’analisi del diario clinico del carcere — ha spiegato Bilisari — ho accolto la richiesta dei difensori di una misura cautelare più tenue del regime carcerario». Il primo mese di permanenza in comunità sarà di osservazione del suo comportamento, periodo in cui saranno vietate anche le visite dei genitori. Una decisione, quella presa dal Tribunale di Grosseto, che la vedova dell’appuntato Santarelli, Claudia Francardi, definisce scandalosa. «È una decisione che non riesco a comprendere e quindi ad accettare. La cosa che più mi sorprende è che questa decisione sia stata presa prima dell’udienza del 12 ottobre, dove si discuterà la perizia psichiatrica, chiesta tra l’altro dai legali dello stesso Gorelli. Una perizia dalla quale potrebbero emergere anche elementi importanti sulla sua personalità. Mi dicono — prosegue la vedova Santarelli — che Gorelli si è sempre comportato bene in carcere, fin dal primo giorno. Ma chi è in grado di assicurare che Gorelli sia realmente così, o che invece abbia assunto un atteggiamento di convenienza, che di fatto lo sta ripagando con la libertà?».  Si perchè la vedova Santarelli ha una paura: che da oggi Gorelli non vedrà più il carcere. «Sono molto amareggiata — afferma — mi sento tradita dalla giustizia, presa in giro e a questo punto mi aspetto che gli diano una pena non esemplare. I suoi legali opteranno per il rito abbreviato e da lì il passo verso una forte riduzione della pena potrebbe essere breve».