Villa Passo, trovati reperti durante i lavori sulla Ss 81

TERAMO – I lavori di realizzazione del nuovo ponte su Fosso dello Stregone, in località Villa Passo di Civitella, procedono nel rispetto del calendario annunciato dall’Anas che prevede la riconsegna dell’opera entro il 31 dicembre dopo un’intesa raggiunta in Prefettura. L’opera rientra nel progetto strategico di rifacimento della statale 81, per un importo di circa 12 milioni di euro, tesa a migliorare sensibilmente la storica Piceno-Aprutina, accorciando le distanze con Ascoli. A fare il punto è stato l’assessore provinciale alla viabilità, Elicio Romandini, al termine di un tavolo tecnico che ha visto la presenza del sindaco di Civitella, Gaetano Luca Ronchi, dei rappresentanti della direzione dell’Anas dell’Aquila, del viceprefetto, Pierpaolo Pigliacelli, del comandante della polizia provinciale, Enzo Ranalli, del consigliere comunale di Civitella, Mario Tulini, dell’impresa appaltatrice per conto del Ruzzo, e dei rappresentanti di un comitato civico e dei cavatori locali. “L’Anas ha riconfermato l’impegno a completare l’opera entro la fine dell’anno – spiega l’assessore Romandini – , ma ha reso noto che durante gli scavi sono stati rinvenuti dei reperti archeologici e, qualora questi ritrovamenti interferissero con i tempi del cantiere, ho proposto di riaggiornarci ad un nuovo incontro in Prefettura per affrontare l’eventuale criticità, anche alla presenza della Sopritendenza regionale per i Beni Archeologici. In tal caso chiederemo che i lavori siano interrotti a fine anno e ripresi alla stagione estiva, per garantire la transitabilità sul vecchio ponte e limitare i disagi durante il periodo invernale”. “Abbiamo posto – prosegue Romandini – i problemi derivanti dal traffico pesante sulla viabilità alternativa provinciale, chiedendo formalmente all’Anas un ristoro per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle nostre strade, in modo da superare il periodo di transitabilità provvisoria nel rispetto delle norme di sicurezza. Attualmente la circolazione è interdetta ai mezzi di peso superiore alle 35 tonnellate, il che crea notevoli disagi ad autotrasportatori e cavatori. La possibilità di aumentare il tonnellaggio dipende dalla risposta che l’azienda darà alla nostra richiesta di contributo”.