TERAMO – Impianti di allarme in tilt, ascensori bloccati, negozi e studi medici bloccati nelle loro attività per l’improvvisa mancanza di corrente, la cui erogazione è stata interrotta dall’Enel in tutta la parte destra della città rispetto a corso San Giorgio per lavori sulla rete degli impianti. Routine, per l’Enel e anche per il cittadino. Ma che diventa vera e propria emergenza quando l’avviso che dovrebbe mettere al corrente la cittadinanza è limitato a quanto scritto in alcni manifestini affissi – abusivamente – sui muri dei palazzi. Ma si sa, in questi casi l’ignoranza non è giustificazione ammessa. C’è però una considerazione che va fatta: è mai possibile che ancora oggi non si possa prevedere l’esecuzione di lavori notturni ma soprattutto con l’utilizzo di tecnologie che evitino interruzioni così lunghe. Nei quartieri interessati è scattata la protesta, anche perchè molti negozi lavorano con merci deperibili a una interruzione così lunga potrebbe compromettere le scorte. C’é anche chi ha ipotizzato ricorsi alle associazioni dei consumatori e quella di una class action.
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