Olio extravergine: «Occhio a quello contraffatto»

TERAMO – Quest’anno la produzione di olio nel teramano sarà di buona qualità e, in termini quantitativi, in controtendenza rispetto a una media nazionale che fa stimare una flessione di circa il 10% rispetto allo scorso anno. Inizia infatti questo mese, per protrarsi fino a novembre il processo di raccolta delle olive e della produzione di olio e, secondo le stime dell’Aprol, Cooperativa di produttori olivicoli, la campagna olivicola locale si prospetta particolarmente positiva. Il clima degli ultimi mesi, spiega Coldiretti in una nota, ha infatti favorito la crescita delle olive che non sono state compromesse dall’attacco della mosca olearia e non hanno subito attacchi fitosanitari forti. Il susseguirsi di giornate estive caratterizzate da alte temperature, bassa umidità e assenza di pioggia ha infatti scongiurato l’attacco di questo insetto. La produzione delle olive, scondo Coldiretti, è solidamente presente nel teramano e rappresenta una realtà economica di tutto rispetto. “Per questa ragione, a difesa di questa eccellenza, l’associazione di categoria si sta impegnando con insistenza nella difesa dei consumatori dalle numerose contraffazioni dell’olio extravergine di oliva – ha spiegato Flaviano Di Giovanpietro, agronomo e dirigente della Coldiretti provinciale e Presidente dell’Aprol di Colonnella – e stiamo in proposito avviando una campagna informativa sull’avvio dei controlli per denunciare quei prodotti che non rispettano i requisiti previsti dalla legge. Basti sapere che alcuni sistemi di lavorazione comportano un innalzamento degli achil esteri, sostanze impercettibili al palato, ma indici di scarsa qualità e di assenza di proprietà e benefici che invece contraddistinguono gli oli extravergini autentici». Lo stesso prezzo dei “falsi” oli – fa notare l’Aprol – notevolmente più basso, è un indicatore di un processo produttivo discutibile che non tiene conto delle norme, della rigorosità nella selezione delle olive e di un’attenta molitura