Il Rettore lascia il 31 ottobre. Indette nuove elezioni

TERAMO – Il Rettore resta in carica fino al 31 ottobre, ossia fino alla pensione. Si chiude così, con un accordo raggiunto «all’unanimità», come ha sottolineato il preside di Scienze della Comunicazione Luciano D’Amico, il “caso” Tranqulli Leali, che ha tenuto con il fiato sospeso il mondo universitario e ha destato l’attenzione anche del mondo della politica. Il cambio al vertice arriverà con le nuove elezioni, che sono già state indette. Spetterà ora al Decano stabilire la data, che secondo lo Statuto ancora vigente, dovrà essere fissata non prima di 2 mesi e non oltre i 4 mesi dall’andata in pensione. La decisione è arrivata al termine di una riunione-fiume del Senato accademico,  che da mezzogiorno si è protratta fino a quasi le 18. Le basi per la riconciliazione tra le due fazioni sono state gettate però già nella giornata di ieri, dove le parti in causa hanno raggiunto l’accordo, reso noto solo oggi. Un accordo che, in primis, servirà a far ripartire l’Ateneo, scongiurando così la temuta paralisi amministrativa. Al termine della riunione il rettore e il senato accademico hanno incontrato le rappresentanze sindacali, per illustrare la situazione. Rita Tranquilli Leali non ha però voluto parlare con la stampa, delegando i suoi commenti ad un comunicato di poche righe, il cui contenuto è stato concordato con gli altri componenti del Senato accademico. Il clima in Ateneo però non appare poi così disteso: tutti, persino i rappresentanti sindacali, hanno le bocche cucite. Solo il preside D’Amico ha rilasciato un breve commento. «Abbiamo gettato le basi – ha affermato il preside – per il rilancio dell’Ateneo e per la governance futura. Adesso si tratterà di definire delle nuove strategie, che passano per la specializzazione e per il potenziamento della ricerca. Nel corso della riunione odierna abbiamo affrontato tutte le questioni che erano rimaste aperte arrivando ad un accordo finale». Nel comunicato ufficiale il Rettore premette di non condividere le interpretazioni espresse dal Senato accademico in merito alla durata del suo mandato elettorale ma «al fine di garantire all’Ateneo un più agevole e celere processo di rinnovamento correlato ai criteri della nuova governance introdotti dalla c.d. legge Gelmini, ritiene di onorare il suo mandato fino alla data del suo collocamento in quiescenza», si legge nella nota congiunta. Anche il Senato, da parte sua, ha fatto un passo distensivo nei confronti del Rettore, definendo la decisione della Tranquilli Leali «un  gesto di alto profilo istituzionale» ed esprimendo  «il più ampio apprezzamento per l’impegno sempre profuso dal Rettore nello svolgimento di numerosi ruoli istituzionali all’interno dell’Ateneo». Non mancano i ringraziamenti per il «profondo senso di responsabilità e appartenenza all’istituzione» e l’invito, a voler presiedere, dal 1° novembre al gennaio 2013 «una Commissione per l’attuazione dello Statuto al fine di consentire l’avvio del processo di transizione».