L'Università dice addio al Rettorato

TERAMO – Dopo il Rettore se ne va anche il Rettorato. La storica sede di viale Crucioli è infatti prossima alla chiusura. E’ questo l’orientamento netto espresso dal Senato accademico e confermato dal Consiglio di amministrazione di Ateneo: entrambi hanno bocciato la proposta del Rettore Rita Tranquilli Leali di ristrutturare la sede per un importo pari a 1,8 milioni di euro. L’intervento era stato inserito nel Piano triennale delle opere, che è stato votato, ma senza questo punto. In tempi di spending review anche l’Ateneo teramano ha deciso quindi di imporsi una dieta dimagrante, che avrà di certo delle conseguenze immediate: solo per le spese correnti, come acqua, luce, gas, telefono e pulizie, la sede costa infatti circa 200 mila euro l’anno. Cifra che, secondo il delegato del Comune in Cda Giorgio D’Ignazio e secondo anche la maggioranza dei componenti dei due organismi universitari, può essere investita per potenziare la ricerca e i servizi agli studenti. Gli uffici saranno quindi presto trasferiti a Colleparco, così come la segreteria studenti. Tra le tante voci del Piano triennale delle opere figura anche la messa a norma della struttura di Coste Sant’Agostino in base alle normative antincendio. Tra i punti approvati anche l’acquisto dei tablet, per circa 90 mila euro, che serviranno alla Facoltà di Scienze della Comunicazione e verranno distribuiti agli studenti del primo anno. La riunione di ieri del Cda, durata più di quattro ore, ha visto anche momenti di tensione, segno che, anche dopo l’annuncio del ritiro del Rettore a fine mese, il clima resta ancora tutt’altro che disteso.