Giulianova si dota di un piano di emergenza

TERAMO – Il Comune di Giulianova ha adottato il Piano Comunale di Emergenza previsto dalla di riforma della Protezione civile. Il Piano prevede 14 aree di attesa, luoghi nei quali sarà garantita la massima assistenza alla popolazione immediatamente dopo l’evento calamitoso, oppure successivamente alla segnalazione della fase di preallarme, individuate nelle seguenti zone: Campo delle Fiere, Piazza Bellini, Piazza Buozzi, Ruetta Scarafoni (dietro Ospedale), Piazza nella parte posteriore della scuola di Colleranesco, Piazza della Trinità–Chiesa a Case di Trento, Parco Annunziata (Viale dei cedri), Piazza Roma, Piazza Dalla Chiesa, Piazza Dalmazia, Piazza Fosse Ardeatine, Parco Vuillermin-Parco degli Eucalipti, Piazza di Villa Pozzoni e parcheggio di Via Ripoli. A queste si aggiungono 5 aree di accoglienza, in grado di accogliere ed assistere la popolazione allontanata dalle proprie abitazioni, e situate rispettivamente nella Pista di atletica in Zona Orti, nel Campo sportivo Castrum, nel Campo sportivo dell’Istituto Gualandi, nel Parco Chico Mendez e nel parcheggio di Via Ippodromo. Lo stadio Fadini è invece stato individuato quale area di ammassamento, deputata cioè a raccogliere uomini e mezzi necessari alle operazioni di soccorso alla popolazione. Cuore pulsante del sistema di intervento sarà il C.O.C., (Centro Operativo Comunale) collocato nella nuova sede della Polizia Municipale. “Abbiamo finalmente uno strumento – afferma il sindaco Francesco Mastromauro – per affrontare gli eventi calamitosi che potrebbero interessare il nostro territorio, come successo nel recentissimo passato, ed organizzare quindi le procedure operative per una coordinata ed efficace risposta” “Per la redazione del Piano – ha dichiarato il vicesindaco Gabriele Filipponi – si è proceduto all’analisi delle caratteristiche del territorio comunale e dei rischi derivanti dalle attività antropiche, individuando quindi le disponibilità di personale e mezzi nell’ambito comunale stesso, assegnando i compiti e definendo le procedure di intervento in caso di emergenza”.