Scuole, la protesta entra nel vivo. Domani la Notte bianca

TERAMO – Una manifestazione di “dissenso costruttivo” che vedrà la partecipazione di alunni e professori. E’ stata pensata così la “Notte bianca” dell’istituto “Delfico Montauti”, che raggruppa il Classico e l’Artistico. La manifestazione, chiamata, non a caso “S-veglia sulla scuola”, si terrà domani, dalle 17 alle 22 e sarà aperta anche agli alunni di tutti gli altri istituti e alla cittadinanza in generale. L’iniziativa è promossa dallo stesso Collegio docenti, che, dal 9 di questo mese, ha scelto, come nelle altre scuole teramane, di sospendere tutte le attività didattiche non obbligatorie, in segno di protesta alla politica dei tagli alla scuola. I docenti hanno annunciato che continueranno a protestare, anche dopo la “rassicurante notizia” della decisione del Governo di emendare l’articolo che aumentava di sei ore, a parità di retribuzione, l’orario settimanale dei docenti. «Continuiamo a ritenere – si legge nel comunicato stampa firmato dai docenti delle due scuole – che nel nostro Paese la scuola non sia oggetto della giusta cura e che la formazione dei futuri cittadini e lavoratori, condizione e nutrimento della democrazia, richieda ben altre attenzioni e investimenti rispetto a quelli che siamo abituati ad apprezzare». L’idea guida della Notte bianca è quella di trasformare la “protesta in festa” con un lungo pomeriggio che permetterà ai cittadini di conoscere da vicino le attività ordinarie e straordinarie, la mole di lavoro che spetta ai docenti. Ci saranno anche corsi di teatro, cineforum, discussioni letterarie e lezioni di economia.

LA PROTESTA SI ALLARGA – Continuano le proteste nelle scuole. Dopo il Classico, l’Artistico, lo Scientifico e l’istituto Magistrale, da ieri anche i ragazzi del Pascal-Comi hanno dato il via all’autogestione, che durerà fino a sabato. Dopo la protesta di ieri, anche oggi molti professori hanno aderito allo sciopero generale. Venerdì professori e alunni sfileranno insieme nella grande manifestazione di protesta della scuola che si snoderà nelle vie del centro storico. Nelle altre scuole, al Di Poppa-Rozzi e all’Istituto Alessandrini-Marino-Forti stamattina i ragazzi hanno organizzato delle assemblee di istituto. Stamattina intanto a Roseto gli studenti sono scesi in piazza, con loro ci sono anche i rappresentanti della Federazione della sinistra di Roseto. «Altro che choosy– afferma Marco Birgatti -. Bisogna ringraziare gli studenti e i lavoratori che in questi giorni stanno finalmente dimostrando, anche nel nostro territorio, di voler tornare ad essere protagonisti attivi delle scelte fondamentali che riguardano il futuro della nostra società. Tutto ciò a dispetto delle decisioni antipopolari di un governo incosciente e profondamente antidemocratico che da una parte acquista strumenti di guerra, finanzia banche e speculatori e dall’altra abbandona al loro destino i malati gravi, i precari, gli operai, i pensionati, gli esodati e i disoccupati».