Fallimento Foodinvest, arriva la proposta d'acquisto

TERAMO – C’è una proposta di acquisto milionaria per l’azienda Foodinvest Bakery di Sant’Atto, ex colosso del gruppo Malavolta, fallita nel 2008 con un "buco" di circa 26 milioni di euro. E’ quella avanzata dalla D’Orsogna Dolciaria di San Vito Chietino, che già due anni fa aveva cercato di rilevare l’industria nota in tutta Europa per la sua fetta al latte. Oggi, la proprietà dell’azienda abruzzese che produce biscotti con un fatturato annuo di 30 milioni di euro e 90 dipendenti che in estate diventano 170, getta sul tavolo del concordato fallimentare un progetto di acquisizione "chiavi in mano", dai macchinari al personale, intenzionata a rivitalizzare il polo dolciario teramano, impiantanto un macchinario rilevato dalla ex Parmalat due anni fa e che produrrebbe un dessert monoporzione, la Coppa Malù, con prospettive di incremento anche della forza lavoro. Ed è proprio sul destino personale che attualmente lavora alla Foodinvest Bakery che è incentrata l’attenzione dei media e dei sindacati: che fine faranno con l’eventuale acquisizione della D’Orsogna? «Sarei un folle se rinunciassi al management e ai dipendenti di un’azienda che ha un know-how importante e specifico per alcuni prodotti e uno specifico portafoglio clienti – ha spiegato Valerio D’Orsogna, l’amministratore delegato del gruppo dolciario -. Non abbiamo proposto di comprare i macchinari, che pure saranno vecchi e da rivalutare, noi vogliano riconoscere a questi dipendenti, a cominciare dal direttore Orlando e da Bruno Mincarelli, di aver mantenuto attiva e in produzione questa azienda». I curatori fallimentari della Foodinvest Bakery hanno calcolato in 3 milioni di euro la somma necessaria in caso di ripartizione, come illustrato nel programma di liquidazione: la D’Orsogna prevede l’esborso di 500mila euro in più, con cui soddisfare i creditori privilegiati e in parte quelli chirografari, il tutto entro 12 mesi. La proposta è all’esame dei creditori che dovranno dare il loro assenso e, secondo quanto affermato dai ‘tecnici’ dell’operazione, i professionisti Walter Strozzieri e Dante D’Elpidio (D’Elpidio Strozzieri & Partners) e Alessandro Varrenti (studio legale Cba di Milano), godrebbe della valutazione positiva dei curatori. Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa da Raimondo Micheli, commissario del Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Teramo (dove si è tenuta stamattina la conferenza stampa): «E’ progetto che va accolto con grande piacere – ha detto Micheli – in un periodo di crisi come questo va accolto con la più ampia soddisfazione qualsiasi segnale di dinamismo industriale». I tempi dell’investimento? Entro la fine dell’anno i creditori e i curatori dovrebbero dare una valutazione definitiva.