TERAMO – Se da un lato gli studenti muovono ancora per le strade con i cortei e nelle scuole vanno avanti con le occupazioni, i docenti sono impegnati su un altro fronte della battaglia contro la proposta di legge ex Aprea. All’Istituto liceale statale "Milli" di via Carducci, i docenti si sono riuniti in assemblea e hanno convocato un successivo collegio straordinario che ha deciso per la linea dura: non si faranno piàù ore eccedenti per le sostituzioni di colleghi assenti, si sospende l’adozione dei nuovi libri di testo, stop alla simulazione della terza prova nel primo quadrimestre e alla compilazione delle schede informative alle famiglie ma soprattutto sospensione delle attività aggiuntive. In concreto questo si traduce, almeno al "Milli", nella cancellazione dei viaggi d’istruzione, delle uscite didattiche, delle rappresentazioni teatrali come dei laboratori (giornalitico, di lettura, teatrale), la preparazione dei gruppi sportivi, l’attività di orientamento, la gestione del sito web, il servizio biblioteca e lo sportello didattico. Insomma, un bel rallentamento nella vita della scuola, di quei servizi che caratterizza l’offerta formativa di qualità. Sul tavolo, la contestazione a tutto ciò che nell’azione del Governo tende a «comprimere progressivamente la spesa sull’istruzione, ad incrementare buona parte dei tagli sull’attività scolastica e a penalizzare e svilire la scuola». Forti critiche vengono mosse alla proposta di elevazione dell’orario di insegnamento a 24 ore settiminali che «denuncia comunque la qualunquistica considerazione della funzione docente» ma anche alla riduzione dei Fondi d’Istituto, «che sacrifica funzioni strumentali, incarichi specifici, attività complementari, ore eccedenti». Tra le iniziative previste dai docenti, anche un prossimo incontro pomeridiano aperto alle famiglie e alla cittadinanza.
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