TERAMO – Scuola: si placano le proteste degli studenti ma non quelle dei professori. Dopo i docenti dell’istituto liceale statale Milli, anche quelli dell’istituto Pascal-Comi sono sul piede di guerra. In un documento ufficiale annunciano azioni simili a quelle intraprese dai loro colleghi, che consistono, in sostanza, nel blocco di tutte le attività aggiuntive e non obbligatorie. Le scuole, quindi, garantiscono solo le ore di lezione frontale, abolendo, per il momento, laboratori, corsi, ma anche gite scolastiche attività di orientamento, sportelli didattici, supplenze non dovute. Insomma, un bel caos. E per far sentire la loro voce contro i tagli alla scuola, il mancato turn over dei professori, le classi sempre più affollate, e le nuove disposizioni previste dal disegno di legge ex Aprea e dalla bozza di legge di stabilità, e mostrare che il lavoro non si esaurisce solo con le ore di lezione frontali, i docenti del Pascal-Comi hanno anche deciso di dare uno stop ai pagellini e alle comunicazioni con le famiglie: chi vorrà potrà richiedere un incontro individuale, dietro prenotazione.
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