Provincia, con i tagli a rischio il Braga e il piano neve

TERAMO – Valter Catarra, il presidente della Provincia di Teramo, ha parlato di «colpo di Stato silente» per definire l’atteggiamento restrittivo della spesa adottato dal Governo Monti, «insipiente e incapace di amministrare un Paese». Il dito è puntato contro i tagli dei trasferimenti alle Province, illustrato dall’assessore al bilancio Davide Calcedonio Di Giacinto, che senza mezzi termini ha annunciato il raggiunto assestamento di bilancio ma che nel 2013 prevede un rischio cancellazione di buona parte delle attività "rinunciabili" di competenza della Provincia. Tra queste, l’utilizzo dei mezzi e del personale ausiliario per fronteggiare l’emergenza in caso di neve o di alluvioni, ma soprattutto il finanziamento all’Istituto musicale ‘Braga’ di Teramo, che rischia così di chiudere. L’allarme viene dai numeri, duri e crudi: al taglio programmato per il 2012 di 4,8 milioni di euro, cui si se n’è aggiunto un altro di 1,2 a fine febbraio, il Governo Monti ha sommato anche un nuovo colpo di scure da 1,5 mln che porta così il minor trasferimento a raggiungere quota 7,5 milioni di euro. «Il salto mortale è stato fatto, racimolando perfino i centesimi dai vari capitoli di spesa – ha detto Di Giacinto – ma il futuro per noi non esiste con le premesse che conosciamo. Se non ci saranno scelte politiche diverse saremo costretti a chiudere le attività in diversi settori. Nel 2013 al taglio già programmato di 7,5 milioni va calcolato anche un 1,8 in più: dove recuperiamo 9,3 milioni o, megliko, come si garantiscono servizi senza 9,3 milioni di euro in bilancio?». Tradotto, significa che dove non ci sono obblighi o impegni assunti (vedi spese per il personale, rimborso dei mutui, energia elettrica, riscaldamento e acqua), la Provincia non potrà più garantire la manutenzione delle strade, l’edilizia scolastica, i finanziamenti all’Istituto Braga, alla Riccitelli, alla Fondazione Mas, al Centro ceramico Castellano, al Teatro Stabile d’Abruzzo e in generale su tutte le iniziative culturali, sportive, sociali, per il turismo, l’istruzione e l’ambiente. «In 3 anni e mezzo – ha aggunto Catarra – abbiamno amministrato con 39 milioni di euro in meno rispetto alle passate gestioni: è questo il valore del minor flusso economico sul tessuto territoriale. Ci si chiede, come abbiamo fatto? Se non anticipavamo la spending review, adesso eravamo già morti. Ma siamo agonizzanti, perchè questo Governo si è inventato il commissariamento per bilancio, sta mettendo in atto un colpo di Stato silente, incurante dei problemi del territorio: se continua così non muore la Provincia, muoiono i territori».

L’assessore delegato al turismo Vannucci,