Fede e cultura a 50 anni dal concilio. Un convegno a Teramo

TERAMO – Questa mattina nella sala dell’episcopio è stato presentato alla stampa il Convegno su “Fede e Cultura 50 anni dopo il Concilio vaticano II” che si svolgerà martedì 11 dicembre nella sala polifunzionale della Provincia di Teramo e organizzato dalla Diocesi e dal Centro Ricerche Personaliste. Lo scopo è quello di approfondire l’evento conciliare analizzandone soprattutto le premesse e le conseguenze legate all’antropologia personalista, ovvero raccogliere i fermenti sociali ed ecclesiali che hanno suggerito di indire il Concilio e verificare se e in che modo il mondo cattolico ha dato corpo alle linee guida dei documenti conciliari, come li ha interpretati nel dar vita al rinnovamento teologico ed ecclesiale. A tale scopo sono stati chiamati a Teramo, per molti versi affermatasi come “patria del personalismo”, quanti sono stati protagonisti e si sono spesi nell’attività culturale ed editoriale, di ispirazione personalista collegata al Concilio (le riviste “Esprit”, “La Civiltà cattolica”, “Vita e Pensiero”, “Il Regno”, “Prospettiva Persona”…). Il nutrito e qualificato gruppo dei relatori costituisce un evento in sé per la Diocesi e la città di Teramo. L’arcivescovo Ignazio Sanna, il redattore parigino di Esprit Guy Coq, l’intellettuale cattolico Giorgio Campanini, l’ex direttore di Civiltà Cattolica Salvini, il direttore della “Rivista di Teologia morale” don Lorenzetti, il giornalista culturale di Avvenire, nonché responsabile di “Vita e Pensiero”, Righetto sono espressioni singolari del panorama culturale italiano e francese di tutto rispetto che incontrandosi a Teramo danno vita a un momento privilegiato di bilanci e riflessione su “Fede e cultura” utile alla comunità teramana, ma non solo, visto che si annunciano presenze anche da Messina, Firenze, Andria-Barletta, Isernia, Chieti, Roma. Si è avvertita infine l’esigenza di calare l’analisi a livello locale diocesano e a tale scopo si è affidato al sacerdote prof. Giovanni Giorgio il compito di presentare un bilancio sulla figura, il ruolo avuto nel Concilio e la concreta prassi pastorale del vescovo Padre Abele Conigli, venuto a Teramo nel 1967 e qui rimasto sino alla morte nel 2005, dando vita ad un’attività pastorale innovativa, talvolta percepita come “rivoluzionaria” per il minor peso dato agli aspetti devozionali e per il riconoscimento del ruolo del laicato, ma che ha indubbiamente segnato le generazioni successive. Sempre a Padre Abele Conigli è dedicato il concerto di beneficenza di viola e pianoforte che concluderà il convegno e che è stato promosso e sostenuto dall’associazione “Assiste”, dedita al sostegno di famiglie in difficoltà attraverso la concessione di piccoli prestiti e dalla Società per il teatro e per la musica “Riccitelli” , nonché dalla Libreria Cattolica, fortemente voluta dal vescovo Conigli.