Torano: sindaco, giunta e consiglieri rinunciano all'indennità

TERAMO – «Rinunciamo alle nostre piccole indennità». Così gli amministratori di Torano Nuovo hanno annunciato la loro scelta, neanche tanto simbolica, visto che la rinuncia servirà a coprire i costi di piccoli interventi sociali in favore delle famiglie in  difficoltà. «La situazione economica dell’ente – spiega il sindaco Dino Pepe – è compromessa da tagli e manovre necessari per fronteggiare la crisi ma che non sempre vanno nella giusta direzione. Abbiamo avvertito il dovere morale di affiancare all’impegno che stiamo profondendo quotidianamente nella gestione del bilancio comunale anche un sacrificio economico. A questo si aggiungono anche altre  rinunce che possono sembrare secondarie ma che hanno un peso nell’economia generale; non abbiamo, infatti, mai accettato schede telefoniche pagate dal comune,  risparmieremo sulla bolletta dell’energia elettrica lì dove sono stati installati i pannelli fotovoltaici e utilizziamo i nostri mezzi per gli impegni istituzionali senza alcun rimborso. E’ demagogia?  E’ populismo?  Io semplicemente dico che intanto… E’». E dopo aver dato il buon esempio, Pepe rivolge un appello al Governatore Chiodi. «Ricordo che lo scorso  19 giugno, dopo aver ascoltato tante inutili parole e tante vane promesse, avevo inviato al Presidente Chiodi  la proposta di chiedere a tutti i consiglieri regionali di rinunciare a 3.000 euro delle loro  indennità per destinarli al rifacimento del ponte in località Campodino, ricadente sui territori di Nereto e Sant’Omero ma a pochi metri da Torano Nuovo,  crollato a causa dell’alluvione del marzo 2011 e così avevo concluso la lettera: ne parli con i suoi colleghi di giunta e  di consiglio e ci faccia sapere,  se si vuole, si può. Non abbiamo avuto alcuna a risposta».