Università: D'Amico si dimette da preside e "studia" da Rettore

TERAMO – Sarà Luciano D’Amico il muovo Rettore dell’Ateneo teramano? La sua, finora, è l’unica candidatura ufficiale: nessuno, al momento, ha avanzato proposte alternative e il termine per la presentazione scadrà tra 6 giorni. D’Amico, intanto, domani, si dimetterà ufficialmente dalla carica di Preside di Facoltà. Una scelta dettata dalla volontà di avviare la sua campagna elettorale, incontrando tutte le componenti di Ateneo per presentare il suo programma, che contiene diversi punti qualificanti e che delineano il volto e il futuro dell’Università di Teramo. L’idea di D’Amico è quella di puntare sulla ricerca, utilizzandola anche come catalizzatore di fondi europei, dato che quelli statali ormai sono ridotti all’osso. D’Amico è contro il progetto di fusione o federazione tra Atenei, ma punta sulla collaborazione tra tutte le università, anche attraverso gruppi di ricerca “misti”, e con le realtà di eccellenza del territorio, come l’Izs, l’osservatorio astronomico, il Braga e la Biblioteca provinciale. «Non dobbiamo più giocare in difesa – è il messaggio forte che lancia alle componenti universitarie – ma essere fieri delle nostre produzioni e delle nostre proposte formative». D’Amico ha le idee chiare anche sulla gestione delle strutture universitarie: nel suo programma c’è un secco no al mantenimento del Rettorato di Viale Crucioli e la volontà di rilanciare la sede di Coste Sant’Agostino, trasformandola in un vero e proprio campus, con biblioteche aperte fino a mezzanotte per ospitare anche eventi come corsi serali e festival cinematografici aperti alla cittadinanza, riportando la mensa all’interno dell’Università (progetto che andrà discusso con l’Adsu), e con il lancio di un canale Tv sul digitale terrestre tutto gestito dagli studenti. «Ho chiesto alla Fondazione dell’Università – conclude D’Amico – di non vendere la radio di Ateneo, per non perdere questa ulteriore possibilità di formazione per i nostri studenti».  Un’importanza fondamentale sarà data al Polo agro-bio-veterinario di Piano D’Accio, con la dismissione della sede di Cartecchio, mentre la Molinari continuerà ad ospitare il biennio di Veterinaria.