Il Comune dice no alle antenne della telefonia mobile

TERAMO – E’ pronto ad approdare in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva il Piano antenne del Comune che dirà per sempre stop al fenomeno dell’antenna selvaggia. Questo pomeriggio si è tenuta l’ultima delle riunioni tecniche preliminari della Commissione Ambiente, a cui partecipano anche rappresentanti della minoranza. Il Piano verrà approvato a gennaio, subito dopo le festività. Le regole dettate dal Comune sono ferree: l’Ente non ha messo a disposizione delle compagnie telefoniche nessun nuovo sito di propria appartenenza. «L a linea di indirizzo seguita – spiega l’assessore all’Ambiente Rudy Di Stefano – è quella di limitare al massimo le nuove installazioni, e di accorpare in un unico sito le antenne che già si trovano nell’arco di 50-100 metri (ad oggi sono 57 le antenne installate sul territorio teramano). Sul sito dell’Ente sarà anche pubblicato il catasto delle antenne, in modo che tutti i cittadini potranno sapere con precisione dove si trovano. Inoltre monitoreremo in maniera costante e con controlli a sorpresa le emissioni di questi impianti, per questo realizzeremo un albo dei tecnici abilitati a fare questo tipo di misurazioni». Il Comune, ovviamente, non ha il potere di vietare ai privati di installare nuove antenne sugli immobili di proprietà, ma ha comunque chiesto alle aziende di telefonia mobile di presentare un piano biennale per le richieste delle nuove installazioni. Ecco i siti più gettonati: la Vodafone ha chiesto Viale Crucioli, il centro commerciale, Frondarola, la Cona, Circonvallazione Spalato, la Specola, Corso San Giorgio e Colle Izzone. La Telecom San Nicolò, la zona industriale di Sant’Atto, il centro commerciale, Piazza Martiri della libertà e la Cona, la Tre ha invece richiesto via Turati, Villa Mosca e Corso Cerulli. La Wind, invece, non ha presentato alcuna proposta, quindi, per i prossimi due anni, non potrà installare nuove antenne. Bloccata anche la richiesta pervenuta in passato sul Palazzetto dello Sport di Scapriano.