Via ai saldi… ma senza soldi

TERAMO – Archiviate le vendite di Natale segnate da una flessione del 20% rispetto allo scorso anno, i commercianti guardano con rassegnazione ai saldi che in Abruzzo partiranno sabato 5 gennaio e si concluderanno il 3 marzo. "Rassegnazione – spiega il presidente comunale di Confesercenti Giancarlo da Rui – poichè non saranno i saldi a ridare ossigeno al comparto su cui, al di là delle politiche messe in campo, incide fortemente il fatto che le famiglie non hanno soldi in tasca. Il calo subìto dai commercianti teramani è in linea con i dati nazionali e una lieve ripresa c’è stata solo negli ultimi giorni di dicembre per il comparto dell’elettronica". "I saldi non fanno ben sperare – anche perchè è impensabile far partire a gennaio saldi che tecncamente dovrebbero partire a fine stagione. Le persone ancora non iniziano a indossare i piumini che già vanno venduti a metà prezzo. Inoltre con la deregulation introdotta con le liberalizzazioni i cittadini hanno imparato a "tirare lo sconto" prima dell’avvio degli sconti ufficiali e i commercianti sono costretti ad adeguarsi. Così non ha senso". Secondo le previsioni di Confcommercio ogni famiglia spenderà 359 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento e accessori, per un valore complessivo di 5,6 miliardi di euro, pari al 18% del fatturato annuo del settore. Secondo l’associazione, l’acquisto medio a persona nei saldi invernali sarà di 150 euro. Abbigliamento e calzature rappresenteranno il 18% della spesa dei 25,5 milioni di famiglie italiane. Per il Codacons solo il 40% potrà fare qualche acquisto e la riduzione delle vendite si aggirerà attorno al -15%. Il budget non supererà i 224 euro a famiglia". E la carta degli sconti? Da Rui garantisce che verrà presentata a metà gennaio e funzionerà come una normale fidelity card con un sistema di sms che avvertirà i consumatori sull’avvio delle promozioni e iniziative commerciali. La carta verrà rilasciata direttamente all’interno dei 30 negozi del centro che anno aderito all’iniziativa.