Prostituzione e furti: smantellata gang romena, 9 arresti

TERAMO – Scacco alla banda romena dedita ai furti e allo sfruttamento della prostituzione. La rete criminale e’ stata smantellata dai carabinieri della stazione di Silvi Marina dopo un anno di indagini. Il gip di Teramo, Giovanni de Rensis, ha firmato 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere, quattro delle quali sono state eseguite fra ieri e questa mattina. Le altre cinque saranno eseguite non appena verranno spiccati i mandati di arresto europeo. I latitanti romeni si sono resi irreperibili e si sarebbero rifugiati in Romania. L’operazione denominata "Casatransilvania" (dal nome del fittizio ristorante aperto dal capo dell’organizzazione criminale) coordinata dal pubblico ministero Stefano Giovagnoni ha portato all’emissione di 9 provvedimenti restrittivi – per il reato di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e furti in danno di cantieri, negozi, abitazioni fra Marche e Abruzzo – nei confronti di Adrian Popa, boss della banda, 38 anni, Lidia Mihalia, 26, unica donna della gang e braccio destro del capo, Adrian Burlacu, 30, Daniel Stoica, 26, Florian Adrian Lungu, 35, Cristinel Stoica, 30, Marc Saulea, 37, Ion Lazar, 23, e Vasile Ionut Radut, 23. La banda era fiancheggiata da altri personaggi residenti nel Pescarese e nel Chietino dei quali si stanno occupando le rispettive procure dopo l’invio degli atti da parte di procura e gip di Teramo. A Lungu e Stoica Cristinel il provvedimento e’ stato notificato in carcere a Teramo dove sono rinchiusi per un furto scoperto dagli stessi carabinieri silvaroli. Ieri e stamane sono stati arrestati, Ion Lazir mentre usciva da un bar presso cui lavorava a Roma e Marc Saulea arrestato la scorsa notte a Montesilvano . Il primo si trova rinchiuso a Regina Coeli. Le indagini sono partite per caso durante le festivita’ natalizie del 2011. I carabinieri di Silvi del luogotenente Antonio Tricarico avevano fermato un furgone con all’interno due della banda romena. Uno di questi aveva fornito un domicilio falso, ma il sottufficiale sapeva in realta’ dove vivesse. La perquisizione porto’ a scoprire in casa del romeno 40mila euro di capi d’abbigliamento griffati rubati in vari negozi. Altri elementi hanno poi concorso a risalire all’intera banda che razziava negozi, appartamenti e che gestiva un vasto e proficuo giro di prostituzione fra il Pescarese e la costa teatina. La banda faceva vita agiata, cambiava abitazione di continuo. Il capo ha un’Audi Q7 con la quale e’ fuggito in Romania.