Terzo attentato incendiario all'auto del maresciallo dei Cc

MARTINSICURO – Un attentato incendiario ha distrutto la scorsa notte la macchina di un carabiniere in servizio al Reparto operativo del comando provinciale di Teramo. Il rogo è stato appiccato con del liquido infiammabile alla Fiat Punto di proprietà del luogtenente Spartaco Di Cicco, che era parcheggiata dinanzi alla caserma dell’arma di Martinsicuro, proprio per motivi di sicurezza. Di Cicco è stato infatti già vittima di questi gesti dimostrativi, in almeno altre due circostanze. Una prima volta la sua macchina bruciò nella stessa nottata in cui venne data alle fiamme l’autovettura del giudice per le indagini preliminari Marina Tommolini, sempre a Martinsicuro. L’episodio, verificatosi nel novembre del 2011, fece scatenare numerose polemiche sulla sicurezza del centro della Val Vibrata e soprattutto sulla necessità di una scorta personale al giudice. Le indagini sulla responsabilità dell’atto doloso non hanno finora portato all’individuazione degli autori. Nel frattempo il luogotenente ha subito il danneggiamento, sempre con il fuoco, di un’altra macchina, pochi mesi fa. Sull’episodio è stato aperto un altro fascicolo d’indagine. Secondo i primi accertamenti la macchina è andata a fuoco poco dopo le 5.30 di questa mattina, ma non ci sono al momento indicazioni utili per individuare i responsabili. Attualmente è anche al vaglio il filmato del sistema di registrazione video dell’impianto di sorveglianza della caserma.