Oncologia: i problemi restano, lo sciopero della fame riprende

TERAMO – L’arrivo di un medico al reparto di oncologia è stato un ‘contentino’ che nella pratica non ha apportato benefici ai servizi da rendere ai pazienti malti di cancro e allora lo sciopero della fame riprende. E’ questa la motivazione alla base del nuovo gesto di protesta che da stamattina il blogger Giancarlo Falconi è tornato a mettere in atto assieme a quattro infermieri del sindacato Nursind (Sergio D’Ascenzo, Emanuele Pompilii, Graziella Cordone, Sonia Di Giuseppe) nell’atrio dell’ospedale Mazzini di Teramo. A loro stavolta si è aggiunto anche un consigliere comunale, Valdo Di Bonaventura, dell’Italia dei Valori. Cartelli indosso, seduti in sala, ricevono il contatto della gente, vengono intervistati, incassano la solidarietà di tantissimi medici e infermieri: come nella precedente protesta, messa in scena il 17 gennaio, i sei chiedono l’attenzione della Asl di Teramo per risolvere il cronico problema della carenza di personale in un reparto tanto delicato. La scorsa volta il digiuno è durato ventiquattro ore, e fu sospeso dopo la decisione dell’azienda sanitaria e del responsabile del Dipartimento da cui oncologia dipende di inserire nella turnazione un medico della medicina generale, un oncologo in particolare. Ma di fatto, dicono sia chi protesta oggi e che il tribunale del malato, si è trattato di un palliativo e nemmeno tanto incisivo: il dotto Lalli, resta anche nella turnazione di medicina e presta il suo servizio in oncologia tre pomeriggi a settimana. Insufficiente per le necessità, pesanti e non rinviabili, dei pazienti oncologici. In questa nuova protesta, gli infermieri e il blogger chiedono di più: che si indagi sulla mancata entrata in funzione dell’Ufa, il laboratorio di produzione dei farmaci antiblastici, costato di 200mila ero, nonostante sia stato inaugurato e, sembrerebbe, anche senza collaudo.

BRUCCHI CHIEDE AL PREFETTO UNA RIUNIONE URGENTE –  Questa mattina il sindaco Maurizio Brucchi, anche in qualità di Presidente del Comitato Ristretto dei Sindaci, si è rivolto al Prefetto di Teramo,. Valter Crudo perché venisse convocata una riunione urgente in merito alle problematiche e alle criticità relative al Reparto di Oncologia dell’Ospedale “Mazzini” di Teramo. Il primo cittadino ha chiesto inoltre che al tavolo venisse convocato lo stesso Direttore Generale della Asl, Giustino Varrassi, il Capo Compartimento. Dario Di Michele e il Responsabile dell’Unità Operativa di Oncologia, Amedeo Pancotti. «Come massima autorità cittadina in materia di Sanità – afferma  Brucchi -, ho ritenuto di dover rivolgere questa richiesta a Sua Eccellenza proprio perché venga assicurata, in primis, la tutela di quei pazienti che quotidianamente vivono la realtà  di un reparto delicato come quello di Oncologia, al fine anche di evitare eventuali strumentalizzazioni a qualsiasi titolo, cosa di cui il paziente non ha assolutamente bisogno».