"Il Pd non c'entra con i debiti del Ruzzo". La Di Pasquale parla di investimenti

TERAMO – “Debiti? No, poste passive dovute agli investimenti previsti in bilancio”. Il presidente regionale del Pd, Manola Di Pasquale, non ci sta a legare la situazione economica del Ruzzo alla gestione del centro-sinistra, e parla di “strumentalizzazione” che non avrebbe nulla a che vedere con l’impegno che il Pd ha messo nella gestione dell’ente. “Ricordo che negli ultimi otto anni il Ruzzo ha effettuato una serie di inevitabili interventi di adeguamento dei sistemi fognari e depurativi per tutelare l’ambiente. E’ da attribuire alla gestione del Partito Democratico la realizzazione e l’ adeguamento dei depuratore di Giulianova, Pineto, Villa Rosa, Bellante, Sant’Omero, Tortoreto, Castellalto , Martinsicuro , Pineto. Lavori – puntualizza la Di Pasquale – che hanno richiesto investimenti per oltre 20 milioni di euro ma anche la rivisitazione delle condotte delle acque potabili per investimenti di circa 54 milioni di euro. A queste poste si aggiungono tutte le riparazioni (per oltre 4 milioni di euro dei danni) causati dall’alluvione di qualche anno fa. Il rimborso non è stato ancora effettuato ma il Ruzzo ha dovuto riparare i propri impianti per non sospendere importanti servizi”. Pertanto le somme e le posizioni debitorie apparse sulla stampa rappresentano per la Di Pasquale mere poste passive che derivano da investimenti effettuati che avrebbero già la loro copertura spalmata negli anni. “E’ vero ci sono indebitamenti verso i fornitori – dichiara l’avvocato teramano – ma vi sono anche crediti che il Ruzzo vantaverso terzi come quelle verso ACA Spa, pari a 6 milioni di euro. Basta con illazioni maliziosamente precostituite per screditare l’operato dei precedenti amministratori: la situazione economica è frutto di investimenti che hanno ridato respiro economico al nostro territorio”. Tra le rivendicazioni del Pd c’è inoltre la rivisitazione dei costi di gestione che ha portato alla fusione delle tre distinte società Ruzzo Reti, Servici ed SPT: “abbiamo soppresso così due Cda e le strutture connesse, dimostrando un grande rispetto della cosa pubblica”. “Il Pd ed i suoi amministratori soci del Ruzzo non ci stanno più a questo gioco – conclude la Di Pasquale nella nota – e rivendicano la buona amministrazione dell’ente effettuata negli ultimi anni avvenuta anche nel rispetto delle minoranze. Cosa che non ha fatto l’attuale centro-destra che ha impedito alla minoranza di avere un proprio rappresentante all’interno del Cda.