Modifiche al Prg: in Consiglio comunale volano scintille

TERAMO – Volano scintille tra maggioranza e opposizione nel Consiglio comunale attualmente in corso. Il nodo del contendere riguarda il primo punto all’ordine del giorno, che, in sostanza, ha come oggetto delle modifiche al Piano regolatore generale. Secondo il centrosinistra la delibera era fondamentalmente illegittima, perché mancante di alcuni atti che andavano allegati, e conteneva un errore sul numero delle osservazioni presentate. Questa seconda questione è stata poi chiarita, perchè alcune osservazioni erano state approvata precedentemente. Dopo un duro intervento del consigliere del Pd Maurizio Verna, che ha accusato la maggioranza di voler autorizzare a costruire anche in aree pericolose, perché a ridosso dell’alveo di un fiume, e dopo altre polemiche sollevate dal capogruppo del Pd Giovanni Cavallari e da quello di Rifondazione comunista Sandro Santacroce, il centrosinistra, al momento della votazione del punto, ha abbandonato l’aula in segno di protesta, non prima, però, di aver richiesto l’intervento dell’architetto Stefano Mariotti, dirigente del settore Urbanistica che ha spiegato al Consiglio la delibera. Il centrosinistra è comunque restato sulla sua posizione, criticando anche la maggioranza, che ha votato, alla fine, in modo sfavorevole, bocciando, di fatto, tutte le osservazioni presentate, compresa l’unica che aveva avuto parere favorevole dai tecnici del Comune. E particolarmente accesa è stata anche la polemica che ha visto contrapposti Cavallari e l’assessore all’Urbanistica Massimo Tassoni, che si sono lanciati a vicenda accuse di scarsa coerenza, Tassoni, interrotto da Cavallari, ha perso per un attimo il suo personale aplomb, dando del “maleducato” al consigliere del Pd. Cavallari ha poi ripreso la parola, rispondendo all’accusa: "Sto svolgendo una funzione non mia, chiedendo di verificare la validità degli atti, ho solo cercato di far capire come stavano le cose, non ho mancato di rispetto a nessuno". Come se non bastasse, la querelle si è ulteriormente inasprita quando, dopo aver votato la delibera, il centrodestra ha chiesto di "riaprirla", presentando un emendamento per dare la motivazione della bocciatura dell’osservazione che era stata ritenuta valida dai tecnici comunali.