Sicurezza estiva, il prefetto compone un Comitato tecnico

ROSETO – Si avvicina l’estate e con essa il problema della sicurezza sul litorale. Stavolta la richiesta pressante di strumenti adatti a garantirla ai residenti ma anche a tutti i turisti che affolleranno queste zone, chiesti dai sindaci del territorio, la prefettura ha oggi risposto nel corso della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuta a Roseto. Un Comitato tecnico, composto dai referenti di ogni Comune, sindaco o suo delegato, che avrà il compito di approfondire le problematiche di sicurezza dei comuni costieri. Il prefetto Valter Crudo ha così accolto la richiesta dei primi cittadini, ricevendo quest’oggi la mozione sulla sicurezza votata all’unanimità dal Consiglio comunale di Roseto. «Abbiamo raccolto l’invito del sindaco di Roseto – ha spiegato il Prefetto – anche al fine di assicurare una più efficiente ed efficace organizzazione del servizi di vigilanza nei Comuni della fascia costiera nel periodo estivo. La Prefettura si è già attivata per venire incontro alle esigenze manifestate dai Comuni della costa, da Silvi a Martinsicuro, assicurando una maggiore presenza delle forze dell’ordine per l’imminente stagione estiva, e abbiamo stabilito di istituire appunto un Comitato tecnico». Alla riunione erano presenti anche il questore Amalia Di Ruocco e i vertici di Carabinieri, Finanza, Capitaneria di porto e Corpo forestale, oltre al sindaco di Roseto Enio Pavone e il comandante della sua polizia locale Tarcisio Cava, il sindaco di Martinsicuro Paolo Camaioni, l’assessore di Giulianova Archimede Forcellese, e il comandante della polizia municipale Giovanni Cichella in rappresentanza dei comuni di Silvi e Pineto. «Mi sono fatto portavoce – dice il sindaco Pavone – delle richieste espresse dai commercianti locali, dalle associazioni e dai cittadini, che chiedono una maggiore sicurezza e un più efficiente coordinamento delle forze preposte alla vigilanza e al controllo del territorio». Il sindaco ha rappresentato anche l’esigenza di procedere alla rimozione della torre tralicciata di Montepagano.