Brucchi lancia l'idea di intitolare lo stadio a Bonolis

TERAMO – Brutta grana quella delle intitolazioni. Quando non regna l’indecisione di cosa e a chi dedicare una via, una piazza, un edificio, una sala o un impianto sportivo c’è sempre un ‘regolamento’ che permetta di tradurre il volere con il fare. Ma forse qualcosa potrebbe sbloccarsi dopo l’idea lanciata proprio poche ore fa dal sindaco Brucchi attraverso il suo profilo su Facebook: «È morto Gaetano Bonolis, per tutti Nino. Mi sento di proporre l’intitolazione dello stadio di Piano d’Accio proprio a lui, che ha legato la sua storia di uomo e professionista alla storia del Teramo calcio». Se lo dice il sindaco, che conosce bene l’impedimento di un superato e anacronistico regolamento di dedicare qualcosa a chi non sia scomparso da almeno dieci anni, beh, forse ci siamo. L’idea è giusta, sensata, umanamente necessaria: il medico teramano ha speso tutte le sue energie per assistere e curare i giocatori del Teramo, una vita. Meritevole di sostegno la proposta del primo cittadino perchè lo stadio di Piano d’Accio passi dall’anonima toponomastica di un’area indefinita al nome di un cittadino vero e latore di valori veri, associati allo sport. Bene fa il sindaco se deciderà, per farlo, di mettere mano assieme alla prefettura, laddove possibile, a un sistema, quello dell’iter per le intitolazioni, farraginoso e poco aderente al tempo. Così sarà possibile ricordare concretamente i vari Rodomonti, Sgattoni, Tancredi, Binchi, Verni, Besso, solo per citarne alcuni tra i tanti meritevoli in diversi campi della storia cittadina.