Gli operatori turistici dei Prati cercano una svolta

TERAMO – Una sinergia votata ai servizi, un tentativo di salvare una località turisticia che da anni sembra destinata all’oblìo ma soprattutto un disperato sforzo per uscire dalla crisi. E’ il Consorzio Gran Sasso – Prati, ‘magica’ situazione in cui (finalmente) gli operatori del centro turistico teramano hanno trovato un unione tesa allo sviluppo. Sono partiti in sette e al vertice hanno nominato Mauro Carnovale, avvocato quarantenne teramano, che di queste zone conosce le potenzialità fin da giovane: oggi è il catalizzatore di interessi non lucrativi ma di servizio. «E’ successo perchè quassù da noi siamo alla frutta – è il commento di Antonio Di Giustino, il sindaco di Pietracamela che gongola all’idea di essere stato tra i principali fautori di questa unione epocale da queste parti -. Gli albergatori, i ristoratori, i negozianti, hanno capito che soltanto unendosi sul loro bene comune possono trovare una via d’uscita alla crisi e allo sviluppo del nostro centro turistico. L’esempio? Il primo maggio dello scorso anno c’erano 300 auto parcheggiate sul piazzale Amorocchi, quest’anno 30… Siamo usciti da una stagione invernale difficile, ripresa nell’ultimo periodo. Adesso speriamo nell’estate, che è la vera forza dei Prati di Tivo: prima del terremoto dell’Aquila qui si registravano 50mila presenze giornaliere, secondo i rilevamenti della Camera di commercio». Carnovale è chiaro: «La nascita del Consorzio è stata possibile forse anche a causa della grave crisi – ha spiegato ai giornalisti -. E si è trattato di un input talmente veloce e fatto in tempi così brevi che non tutti gli operatori sono riusciti a parteciparvi. Lo faranno in un secondo tempo, considerati i consensi che stiamo raccogliendo. Adesso c’è unione di intenti, in un contesto aperto, che serve a fornire servizi e infrastrutture. Si è parlato anche di impianti di risalità: non è l’obiettivo primario, ma qualora ci dovesse essere la necessità di partecipare alla gestione, valuteremo la cosa». Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Cda della Gran Sasso Teramo spa, Marco Bacchion: «L’asta per l’affidamento della gestione degli impianti di risalita è andata deserta: lunedì avremo una riunione del Consiglio nel corso della quale sottoporremo questa novità alla valutazione per adottare decisioni ulteriori. Ritengo – ha aggiunto Bacchion – che il Consorzio appena nato sia l’interlocutore privilegiato per un programma e un percorso comune, anche per la partecipazione alla gestione».