Una medaglia a due teramani 'vittime del terrorismo'

TERAMO – Ci sono due teramani tra i cittadini italiani che domani, nell’aula del Senato, riceveranno le onorificenze in occasione del “Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo", dedicata a tutti quelli uomini, siano essi della magistratura, delle forze dell’ordine o civili, deceduti o feriti a causa di atti eversivi. Una delle onorificenze ‘teramane’ sarà consegnata alla memoria: a Settimio Passamonti, rosetano, allievo sottufficiale di polizia presso la Scuola allievi sottufficiali di Nettuno, caduto a soli 23 anni mentre prestava servizio di ordine pubblico. Passamonti, nel pomeriggio del 21 aprile 1977, si trovava nella zona di San Lorenzo (vicino alla città universitaria): nel corso di una manifestazione studentesca, un gruppo di manifestanti appartenenti all’area dell’Autonomia, reagirono con bottiglie molotov ed armi da fuoco contro le forze dell’ordine e l’agente rosetano, raggiunto da due colpi, restò ucciso, mentre tre suoi colleghi, un carabiniere ed una giornalista rimasero feriti. Domani a Roma a ricevere la medaglia d’oro quale ‘vittima del terrorismo’ ci saranno i fratelli Giuseppe e Luigi. L’onorificenza sarà consegnata dal Presidente della Repubblica, Gorgio Napolitano, anche a Enzo Baldini, di Sant’Omero: assistente capo della polizia in pensione, era in servizio nella Polstrada di Teramo, nel distaccamento di Giulianova, quando rimase ferito con invalidità permanente, nel corso del conflitto a fuoco con l’ex terrorista Valerio Viccei e Antonio Malatesta. Era il 18 aprile 2000, nei pressi di Sant’Egidio, Baldini assieme a un collega intercettò i due malviventi che stavano preparando una rapina o un rapimento: fu proprio Baldini, nonostante ferito gravemente all’addome, a ferire a morte Viccei, 45 anni, un passato nei Narm i Nuclei armati rivoluzionari di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, noto in ambiente internazionale per aver partecipato, il 12 luglio 1987, alla maxi rapina della Banca Knightsbridge di Londra. Ferito il secondo malavitoso, identificato nel collaboratore di giustizia Antonio Malatesta, ex esponente della Sacra Corona Unita pugliese.