Albi lascia Fli: «Sono un liberale, non ho nulla da spartire con Storace e La Russa"

TERAMO – Grande fermento tra i banchi dell’opposizione in Consiglio comunale, specie per la Lista civica Città di Virtù che già nelle scorse settimane ha registrato l’abbandono di Silvio Antonini (confluito tra i “gattiani” di Futuro In) e oggi vede due ritorni: quello di Paolo Albi e di Valdo Di Bonaventura. Dopo l’annuncio delle dimissioni dall’Idv annunciato ieri con un comunicato diffuso da Di Bonavetura , oggi prende posizione Paolo Albi in una nota in cui ufficializza l’abbandono di Fli. Queste le due motivazioni rese da Albi nel testo fatto recapitare durante la seduta di question time al presidente del Consiglio comunale, Angelo Puglia: “La prima, di carattere fomale e giuridico, è legata al fatto che tale movimento non ha più un gruppo al Parlamento nazionale e quindi vengono a cadere i presupposti, a norma del nostro Statuto e Regolamento, per mantenerne la denominazione al Consiglio Comunale di Teramo. Lei sa quanto io tenga al rispetto di norme e forme e capirà come io intenda esserne rigoroso osservante. La seconda, di carattere più sostanziale e politico, è dovuta alle dimissioni dal movimento del Presidente Fini e dunque all’abbandono del progetto di una moderna Destra liberale, europea e laica. Le conclusioni dell’Assemblea Nazionale di Fli di ieri, orientate ad una riunificazione, al contrario, di tutte le anime della cosiddetta "destra italiana" non possono vedermi invece politicamente coinvolto, essendo io un liberale e nulla avendo evidentemente da spartire con storie e visioni politiche – che rispetto ma non posso in alcuna maniera condividere – quali quelle, ad esempio, dei Fratelli d’Italia dell’onorevole La Russa e o de La Destra dell’onorevole Storace. Ho deciso, conseguentemente, di entrare nel gruppo consiliare "Città di Virtù", la lista civica che fondai e che, per prima, mi appoggiò nella mia candidatura a Sindaco”. Capogruppo di Città di Virtù è stato designato Valdo Di Bonaventura.