Poliziotte teramane pazienti-testimonial contro il tumore del seno

TERAMO – La sicurezza si garantisce anche attraverso la prevenzione: è questo l’intento della campagna di screening tutta particolare che il questore di Teramo, Amalia Di Ruocco, ha avviato trovando la piena collaborazione della Asl di Teramo, del Centro di senologia del Mazzini, direto dal ‘sindaco’ Maurizio Brucchi e dall’azienda Radiosanit: 27 poliziotte della questura di Teramo si sottoporrano da domani a test per la prevenzione del cancro al seno. Il che, oltre a voler costituire corretta prassi per le donne che indossano la divisa, si trasforma in eccezionale campagna di promozione della prevenzione sul territorio, per una Asl che nel centro-sud Italia è l’unica ad aver riavviato i progetti di screening (tumore del seno, della cervice uterina e del colon retto). L’iniziativa è stata presentata questa mattina in questura, in una conferenza stampa a cuii hanno partecipato sindaco, questore e direttore generale e sanitario dell’aziensa sanitaria, Giustino Varrassi e Camillo Antelli. «Garantire sicurezza lo si può fare potendo contare anche su un personale efficiente e in perfetta salute – ha detto il questore – Ecco quindi che oltre ai ceck-up previsti, abbiamo inteso allargare la possibilità di indagini radiodiagnostiche alle donne che lavorano in polizia, anche per garantire loro servizio sanitari che hanno il diritto di avere». In questura questa iniziativa segue quella già adottata in passato dello screening sul colesterolo e di prevenzione dela malattie cardiovascolari cui è stato sottoposto il personale in servizio. Particolare soddisfazione è stata espressa da Brucchi, che è il responsabile del Centro di senologia del Mazzini: «Si abbassa l’età per la prevenzione, si abbassa l’età in cui c’è il rischio di contrarre un tumore – ha detto il sindaco – e la prevenzione assume una importanza fondamentale per intervenire in tempo: oggi con il tumore al seno abbiamo raggiunto una percentuale di successo del 99 per cento. Ma è importante intervenire in tempo e iniziative come questa non possono che aiutare per far passare il messaggio: sottoponetevi ai test, rivolgetevi al medico e ai centri specialistici». Il ‘camper rosa’ di Radiosanit stazionerà con macchinari e radiologo in questura e sottoporrà a ecografie o mammografie le poliziotte: «Inutile sottolineare – ha aggiunto Varrassi – l’importanza sotto il profilo epidemiologico di una indagine di questo tipo, condotta in popolazioni che sono accomunate dalla stesse attinenze e dalla stessa specificità lavorativa. Mi auguro che l’idea espressa dal questore di ripetere l’esperienza con un secondo screeening, stavolta contro il carcinoma della prostata, possa trovare concretizzazione nell’immediato futuro».