La Provincia vince il ricorso contro il Ministero: arrivano 15 milioni di euro

TERAMO – Arrivano 15 milioni di euro nelle casse, notoriamente martoriate, della Provincia di Teramo. Il ricorso presentato dall’Ente contro il Ministero dell’Interno e contro quello dell’Economia e delle Finanze è infatti stato accolto ieri con decreto 9929.  «Si tratta – spiega il presidente Valter Catarra – di trasferimenti erariali dovuti per legge dallo Stato, già assegnati ma non erogati, si tratta di importi che attendevamo dal lontano 1996». Una boccata d’ossigeno, quindi, che servirà a saldare i debiti che l’Ente ha nei confronti soprattutto delle imprese, e che consentirà la ripresa di quei lavori bloccati proprio a causa della scarsità dei fondi a disposizione. Il presidente ha inoltre specificato che questi soldi non entreranno a far parte del Bilancio dell’Ente, quindi non potranno essere utilizzati, ad esempio, per le manutenzioni. Sono in arrivo, attesi entro il 15 di questo mese, anche altri 7 milioni: si tratta, in questo caso, di un’anticipazione che arriva dalla Cassa depositi e prestiti, dato che la Provincia ha certificato, come prevede la legge, i propri debiti, e quindi potrà beneficiare dell’assegnazione di questa somma che servirà anche a pagare le imprese e i servizi. Grazie a questi importi, di fatto, la Provincia eviterà il dissesto finanziario. E’ inoltre ancora pendente il ricorso al Tar del Lazio contro l’accorpamento delle Province, e si attende in merito la pronuncia della Corte Costituzionale prevista per il 2 luglio. Catarra ha inoltre annunciato che, attraverso il deputato Paolo Tancredi, è stato presentato un emendamento al decreto sui tagli economici alle Province. «Si basa – conclude Catarra – su un calcolo sbagliato: sono previsti tagli complessivi a livello nazionale per 1 miliardo e 200 milioni, mentre dovrebbero essere 600 milioni. Questo, per la Provincia di Teramo, significa avere tagli per circa 2 milioni anziché 4».