Ginoble: "Il Paese ha ancora bisogno del Pd"

TERAMO – Primi segnali di cauto ottimismo accolgono, in casa Pd, l’elezione di Guglielmo Epifani alla segretria del partito. Positivo è stato il commento a caldo dell’onorevole teramano Tommaso Ginoble, neo eletto alla segreteria di presidenza della Commissione parlamentare Ambiente, territorio e Lavori pubblici. "Epifani è una delle poche cose giuste che questo partito è riuscito a fare negli ultimi tempi – ha commentato l’onorevole -. La sua è una figura di traghettamento verso i congessi, ma in considerazione delle grandi difficoltà che ha questo Paese sono sicuro che il suo sarà un ruolo di stimolo al Governo che con la presidenza Letta ha lasciato un po’ troppo spago al Pdl. L’esempio è la questione dell’Imu che certamente è importante, ma noi dobbiamo riappropriarci di temi come il lavoro, dobbiamo farci carico del problema degli esodati e dei cassaintegrati, il Governo va incalzato su questo ed Epifni è figura di pungolo. Dispiace per le schede bianche". Ottimismo dunque? "Leggo positivamente gli ultimi passi del Pd che di pasticci ne ha commessi tanti. Abbiamo per troppo corteggiato i grillini – ha detto Ginoble – quando era evidente che il Movimento 5 Stelle non si voleva assumere la responsabilità di un Governo di cambiamento per questo Paese che le elezioni ci avevano consegnato come opportunità. Nel momento in cui è venuto a mancare uno dei tre poli che si erano delineati con le elezioni è stato evidente che questo fosse un governo che definisco "necessario". Sono fiducioso tuttavia nel governo giovane, ma di esperienza, di Enrico Letta e credo che se riusciremo a portare avanti in poco tempo quelle riforme indispensabili, il partito potrà godere di una nuova fase di fiducia. il Paese ha bisogno del Partito Democratico”. Circa il suo nuovo incarico nella Commissione quali priorità ha in animo per il suo territorio di riferimento? “Viabilità e Infrastrutture e green economy sono settori nevralgici per lo sviluppo – noi ci caratterizziamo come “Regione Verde” da una parte, ma dall’altra non ne cogliamo le potenzialità. Al contrario assistiamo a fenomeni di erosione, frane e dissesti idrogeologici. Vorrei cogliere le opportunità di questo incarico per ottenere risorse per prevenire queste calamità e rendere la nostra provincia più ‘frequentabile’”.  Più cauta negli entusiasmi è stata la reazione del presidente regionale del Pd, Manola Di Pasquale che aspetta invece che maturi la fase congressuale per capire la direzione che il partito si vuole dare. “Epifani è un segretario di transizione , siamo in una fase in cui dobbiamo raccogliere i cocci dell’implosione , capire cosa ci chiede la base e al tempo stesso guardare a cosa decideranno di fare partiti come l’idv, l’Udc, e la stessa lista Monti divisa in tre tronconi. Dobbiamo capire se ci sono i presupposti per ricostruire un’area moderata – ha detto la Di Pasquale –o se la sinistra scomparsa decida di compattarsi e di rifondarsi. Di sicuro il Pd è l’unico contenitore in grado di trovare una sintesi anche perché a differenza degli altri non è un partito padronale e verticista. E’ sempre stato un limite ma anche un’opportunità e da questo penso che si possa ripartire”.