GIULIANOVA – Gli uomini della Capitaneria di porto di Giulianova, in collaborazione con i colleghi di Silvi e Roseto, hanno sorpreso tre vongolare mentre pescavano al’interno dell’area protetta della Torre del Cerrano. I rispettivi comandanti sono stati denunciati all’autorità giudiziaria e gli attrezzi di pesca sono stati sequestrati assieme al pescato abusivo, oltre una tonnellata di vongole del tipo ‘venus galina’ (1.100 chili). Il prodotto ittico confiscato, su disposizione del sostituto procuratore deella repubblica di Teramo, De Feudis, è stato rigettato in mare, poichè ancora vivo. Proprio ieri erano state comminate sanziooni amministrative, per un totale di 44mila euro, nei confronti di 22 vongolare, sorprese dagli uomini della Capitaneria perchè uscite dal porto giuliese ben prima dell’orario consentito (le 5.30 del mattino), in violazione di una ordinanza specifica della Capitaneria di Pescara. Uscita anticipata che non era stata comunicata attraverso l’apparato radio in un caso, addirittura comunicata con orario differente in altri. L’operazione giunge all’indomani di un ennesimo intervento di polizia marittima operato presso il Porto di Giulianova, quando è stato sanzionata, non meno di una settimana fa, un’altra motovongolara che operava con l’ausilio dell’elica del motore quando, invece, non essendo associato al Co.ge.vo (Consorzio Gestione Vongole) dell’Abruzzo, poteva solo esercitare la pesca ed effettuare le relative manovre, a mezzo dell’ancora di bordo. Un’infrazione costata al comandante una multa di 4.000 euro.
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