L'Università lancia il Patto con lo studente: lezioni interattive e docenti-coach

TERAMO – Una vera e  propria rivoluzione nella didattica e nel modo di fruire l’Università. E’ questo il “Patto con lo studente” presentato oggi dal Rettore dell’Ateneo teramano Luciano D’Amico, che punta a superare la classica lezione frontale, facendo giocare allo studente un ruolo più attivo e di primo piano. Una rivoluzione supportata dalle nuove tecnologie, a cominciare dai tablet, che per il momento sono stati consegnati agli studenti del primo anno di Scienze della Comunicazione, ma soprattutto dall’utilizzo della tecnologia Nfc, che permette il riconoscimento dello studente tramite il semplice sfioramento di un sensore presente all’ingresso di ogni aula.

LEZIONE INTERATTIVA  E DIVISA IN TRE PARTI – Tutto questo servirà a creare una comunità reale, e anche virtuale, di cui faranno parte i singoli studenti di ogni lezione. «Quando i ragazzi entreranno in aula – spiega il Rettore – avranno già ricevuto, in precedenza, un video con le nozioni che sarebbero state trasmesse in una classica lezione frontale, quindi potranno arrivare in aula dando vita ad un dibattito aperto con il docente, che in questo caso, si fa coach. A questo seguirà un dibattito “virtuale” sui forum di approfondimento, in cui gli studenti utilizzeranno anche strumenti di valutazione tra pari».

COME FUNZIONA IL PATTO – Gli studenti che decideranno di sottoscrivere questo modello innovativo, si troveranno a garantire un impegno, di frequenza e di studio, notevole. Lo scopo è quello di arrivare a completare tutti gli esami entro il mese di maggio, con valutazioni anche settimanali, avendo anche in tasca le certificazioni linguistiche e informatiche oggi molto richieste nei colloqui di lavoro. Lo studente dovrà garantire un impegno costante, ma anche una frequenza obbligatoria, che consentirà dal 5 al 25% delle assenze annue. «L’obiettivo – aggiunga il Rettore – è quello di arrivare ad uno standard condiviso di eccellenza, di dare tempo e modo agli studenti di utilizzare i mesi estivi per esperienze all’estero, o, in alternativa, frequentare Summer School per tirocini e stage professionali o per attività di recupero.

UNIVERSITA’ APERTA FINO A MEZZANOTTE. ECCO LA GIORNATA TIPO – Secondo il nuovo assetto che verrà sperimentato dal prossimo anno accademico, anche gli orari saranno stravolti. Dal lunedì al giovedì, dalle 9 alle 13 ci saranno le lezioni in aula, dalle 14 alle 17 la parte dedicata allo studio, ai laboratori e all’E-learning, dalle 17 alle 18 saranno gli studenti senior, dal terzo anno in poi, ad organizzare la tutorship verso i colleghi più giovani. Dalle 18 alle 19 ci sarà la parte dedicata all’inglese e finalizzata all’acquisizione del certificato ICT. Dalle 19 alle 20 spazio per le attività del Cus (Centro sportivo universitario) e dalle 21 alle 22 ancora interazione tra studenti senior e matricole, per approfondire temi trattati in aula. Dalle 22 alle 24 le biblioteche del plesso di Giurisprudenza resteranno aperte, per attività di studio ma anche Cineforum, dibattiti con ospiti e molto altro. Il venerdì sarà invece dedicato alle prove intermedie, alle attività di studio e a quelle del Cus. «Siamo stufi – conclude il Rettore – si piangerci addosso – è il momento di mettere in moto le 8 mila intelligenze che popolano il nostro Ateneo e che si aspettano da noi risposte chiare: chi sceglierà di seguire questo modello, oltre alla laurea, potrà uscire dall’Università con le certificazioni linguistiche ed informatiche necessarie per affrontare le sfide lavorative. Il prossimo step sarà la realizzazione di Incubatori di imprese per facilitare l’ingresso dei ragazzi nel mondo del lavoro. E’ certo che noi non utilizzeremo un solo centesimo per scopi diversi dal potenziamento della didattica e della ricerca». Dopo l’estate è inoltre prevista l’apertura della sede di Piano D’Accio.