Entro ottobre si deciderà la sede del nuovo teatro

TERAMO – Si è tenuto ieri il primo forum sul Piano strategico Teramo 2020. Nuovo teatro, rilancio della Gammarana e nuova sede comunale sono i temi al centro del dibattito, che continuerà, con gli stakeholders e i cittadini interessati, anche nei prossimi giorni, con altri due incontri fissati per martedì 11 e giovedì 20. Intanto, però, c’è chi guarda l’iniziativa con occhi polemici. «Dopo 7 anni con Chiodi sindaco, mi ritrovo ancora una volta ad ascoltare qualcuno, dell’attuale amministrazione Brucchi e l’achitetto Mariotti, i quali vorrebbero far ripartire il Piano Strategico Teramo 2020; siamo nel 2013 forse sarebbe meglio  chiamarlo Teramo 2027 – afferma Franco De Angeli, presidente di Arco consumatori Teramo – .Giova ricordare che l’allora sindaco Chiodi dopo aver sbandierato ai quattro venti  tale progetto definendolo  “Modello Teramo”che,  a suo dire avrebbe dovuto rivitalizzare il nostro sistema urbanistico , per -una serie di circostanze favorevoli e di opportunità politico-personali, abbandonò il proprio mandato di sindaco a favore della presidenza regionale. Dopo la nomina a Presidente di Chiodi il progetto rimase nei cassetti per circa 5 anni ed il suo successore, Brucchi , evidentemente non ritenne necessario continuare lo sviluppo del Piano». Oggi il Piano viene rilanciato, e, a questo punto De Angelis pone alcune domande.   «Che fine ha fatto – chiede – quel contributo di idee venute dal basso? Sono ancora disponibili? O le avete accantonate? Come sono stati spesi quei 200.000 euro e più necessari a finanziare il progetto di fattibilità? Perché al prossimo incontro non ci fornite una rendicontazione? Con quali fondi pensate di finanziare, oggi, questo progetto?Se è vero come ha affermato il sindaco Brucchi “non ci sono risorse” , che senso ha riproporlo?Perché, dal 2007, non si sono attivate linee di finanziamento dedicate per tale fattibilità?». Domande che abbiamo girato all’assessore competente Giacomo Agostinelli. «Il Piano strategico – afferma l’assessore – è stato rilanciato, ma, come abbiamo specificato, in una forma più ridotta, più in linea con i tempi e con le esigenze attuali. Molti progetti prevedono la compartecipazione dei privati, come quello per la Gammarana, altri, come quello del nuovo Teatro, fondi della Fondazione Tercas e terreni comunali per un valore periziato totale di circa 5 milioni, appena concluso l’iter del cambio di destinazione. Il coinvolgimento della cittadinanza e dei portatori di interesse per noi è fondamentale, per questo abbiamo  riattivato il sito Teramo 2020, per ottenere idee e suggerimenti anche sull’ubicazione delle strutture, siamo aperti a tutti i contributi, anche quelli che verranno nel corso dei convegni». L’idea dell’amministrazione è di arrivare, entro ottobre, a stabilire dove verranno realizzati il nuovo teatro e la nuova sede comunale.