Legge elettorale, Venturoni (Pdl): «Cessino le speculazioni»

TERAMO – Sulle polemiche innescato per l’ipotesi di aumentare il numero dei consiglieri reionali così prende posizione oggi il capogruppo de pdl Lanfranco Venturoni. "L’incompatibilita’ tra consigliere e assessore regionale e’ prevista in tutte le Regioni d’ Italia tranne che in Emilia Romagna, Umbria e Abruzzo e certifica la diversita’ formale e sostanziale del ruolo del legislatore da quello di chi e’ chiamato a governare. Una distinzione chiara e netta tesa a evitare sovrapposizioni di cariche e a favorire la governabilita’ della Regione". Venturoni così torna a sottolineare le ragioni che avevano portato le forze politiche a introdurre anche in Abruzzo tale normativa. "La proposta, contrariamente a quanto e’ stato strumentalmente affermato, non avrebbe comportato alcun aumento di costi per i cinque (e non sei) assessori in piu’ – spiega ancora il presidente del gruppo Pdl – perche’ tale spesa sarebbe stata di fatto compensata dall’ulteriore taglio dell’indennita’ dei consiglieri. Giovedi’ si terra’ una nuova conferenza dei capigruppo – rende noto Venturoni – e il Pdl e’ disponibile a esaminare con la necessaria serenita’ ogni proposta di modifica della legge elettorale riguardante sia l’ incompatibilita’ che l’ ineleggibilita’ di sindaci, presidenti e assessori delle Province, a condizione – precisa Venturoni – che su tali temi cessino le speculazioni e si arrivi a una piena e inequivoca convergenza bipartisan, nella consapevolezza che le norme non possono essere a consumo di parte ma che vanno approvate nell interesse superiore della Regione. Ho sempre ritenuto e ritengo – conclude Venturoni – che la maggioranza da sola non possa dettare le regole ma neanche farsele dettare dall’opposizione. Qualora, tuttavia, nella prossima legislatura, a prescindere da chi vincera’ le elezioni, si ripresentera’ puntuale l’annoso problema dell ingovernabilita’, chi oggi si dovesse sottrarre alle proprie responsabilita’ domani dovra’ assumersele davanti agli abruzzesi". "Nella Conferenza dei Capigruppo di oggi abbiamo ribadito la nostra netta contrarieta’ all’ipotesi di un aumento del numero di Consiglieri regionali attraverso il meccanismo legislativo della incompatibilita’ tra il ruolo di Consigliere e di Assessore. Per noi e’ un capitolo chiuso e non intendiamo affatto riaprirlo". Lo ha detto il Capogruppo del PD, Camillo D’Alessandro, a margine dei lavori della Conferenza dei Capigruppo, che si e’ svolta questa mattina all’Emiciclo. "Siamo disponibili – sostiene ancora D’Alessandro – a discutere le altre eventuali modifiche della legge elettorale che, voglio ricordare, il Partito democratico non ha votato perche’ non ne ha condiviso sin dall’inizio l’impianto legislativo. Riteniamo, invece, che debba essere affrontato con fermezza, e risolto, il problema della ‘legge antisindaci’, abrogando o modificando l’attuale testo vigente, che – conclude il Capogruppo del PD – se dovesse rimanere, obbligherebbe i sindaci dei Comuni a dimettersi, a partire dal prossimo 14 luglio, anche se le elezioni regionali dovessero tenersi tra otto mesi".