Team, Cavallari denuncia: «Una carenza cronica di liquidità». Cantagalli: «E' falso»

TERAMO – «A leggere le ultime aggiudicazioni di servizi nei Comuni di Giulianova, Cellino e Penna Sant’Andrea, la Teramo Ambiente sembrerebbe una società florida e senza alcun problema finanziario. Poi, invece, si viene a conoscenza che addirittura gli manca il carburante per i mezzi, perché la società sembrerebbe avere un debito di circa 200 mila euro con la ditta che gli fornisce il gasolio». E’ questa la denuncia che arriva dal capogruppo del Pd Giovanni Cavallari, che afferma di non sentirsi rassicurato dal Piano di trasferimento del Comune, che ha permesso finora lo stanziamento di 2,3 milioni alla società partecipata. «Brucchi – attacca Cavallari – si arrampica sugli specchi di fronte a quelli che sono gli esiti, ormai chiari, di una gestione sempre più difficile, complicata da una cronica carenza di liquidità. Questo, ovviamente, non può che ripercuotersi sulla qualità dei servizi: solo di qualche giorno fa, e solo a titolo di esempio, è la notizia delle lamentele dei cittadini per le potature degli alberi lasciate a far bella mostra di sé sulla via pubblica». Eppure, è l’osservazione di Cavallrari, quegli stessi cittadini pagano la Tares proprio in questi giorni,  una tassa che, rispetto alla Tia, è meno rateizzata e addirittura maggiorata, anche per finanziare quelli che sono i “servizi indivisibili comunali” (polizia locale, anagrafe, illuminazione pubblica, manutenzione del verde e delle strade). Da qui una serie di interrogativi che Cavallari rivolge all’indirizzo del sindaco Maurizio Brucchi e di tutta l’amministrazione comunale. «Com’è possibile, quindi, che i cittadini paghino i sempre crescenti tributi del Comune mentre la società partecipata vanta un debito dal medesimo di oltre 6 milioni € per le varie commesse in essere? Perché la Team si trova in queste condizioni? Quanti insoluti ha la Società con i propri fornitori? Se finora non abbiamo pagato nemmeno il carburante, abbiamo pagato, invece, gommisti, meccanici, e pezzi di ricambio? Qual è l’affidabilità dei mezzi e delle attrezzature messe a disposizione dei lavoratori? C’era davvero bisogno di promuovere a dirigenti e funzionari (peraltro a tempo di record) alcuni dipendenti della Team?  E’ un futuro tranquillo quello che attende i dipendenti della Società? Perché non è stato realizzato l’impianto di cremazione previsto dalla convenzione per i servizi cimiteriali e che costringe i cittadini teramani a sborsare cifre consistenti per ottenere questo servizio, addirittura fuori regione? Perché non sono state realizzate le isole ecologiche previste in convenzione, che sarebbero servite ad incentivare i cittadini a recarsi direttamente a conferire rifiuti, riducendo il servizio di raccolta? Perché, contestualmente alla scelta dello scambio dei terreni tra Carapollo di proprietà comunale e Terrabianca di proprietà della Municipalizzata, non è stata finanziata e realizzata una viabilità che evitasse, ai mezzi pesanti della Team, di passare giornalmente da Poggio Cono per raggiungere Carapollo, visto che il ponte a Catena e il guado sul fiume non lo consentono?  Perché il rogito notarile relativo al passaggio di proprietà di quei terreni non è stato eseguito dal segretario Generale del Comune ad un costo notevolmente inferiore rispetto a quello invece sostenuto? Perché non vengono realizzati dei centri di trasferenza temporanei per ridurre le distanze tra i punti di raccolta sparsi sul territorio e contrada Carapollo?». Cavallari conclude dicendosi fermamente convinto che non si possa più giustificare, visto anche il costo della raccolta dei rifiuti e delle commesse affidate alla Team, che la società non paghi più i buoni pasto o altre indennità ai dipendenti «o che addirittura – aggiunge Cavallari – si si possa, in ragione di tale situazione finanziaria, abbassare il loro livello di sicurezza sul lavoro, a causa magari di attrezzature e mezzi non opportunamente manutentati. Inopportuni, per usare un eufemismo, gli annunci propagandistici del Sindaco che solo l’anno scorso proclamò in pompa magna una riduzione del 5% della tariffa di igiene ambientale (tra l’altro, per le sole utenze domestiche), mentre il Comune affoga in 6 milioni di euro di ritardati pagamenti. Queste sono le cose che i cittadini devono sapere per poter capire e per poter giudicare».

La replica del presidente Cantagalli. La replica del presidente della Teramo Ambiente, Fernando Cantagalli, non sxi è fatta attendere. Soprattutto per «tranquillizzare i dipendenti e gli utenti» sulla solidità dell’azienda, Cantagalli ribadisce «ancora una volta che la TeAm è una società economicamente sana e che la liquidità dell’azienda risulta ampiamente assicurata, stante anche il rispetto del Piano di rientro da parte del Comune di Teramo». Il presidente smentisce la mancanza di carburante per i mezzi «che sono tra l’altro sottoposti a costante manutenzione e risultano assolutamente affidabili. La sicurezza sui luoghi di lavoro è assolutamente garantita, anche a seguito di importanti investimenti fatti al riguardo dall’azienda». E si schernisce per l’imprudenza di Cavallari: «Non si può non invitare – conclude Cantagalli – a una maggiore prudenza nel rilasciare dichiarazioni che possono arrecare nocumento all’azienda, creare ingiustificati allarmismi tra i dipendenti e ingenerare dubbi infondati tra i cittadini».