«Ridateci il professor Vicentini»

TERAMO – C’è l’ex direttore generale della Asl, Sabatino Casini, ma anche l’ex direttore amministrativo della stessa azienda, Giovanni Vaccarili, e tanti altri tra medici e gente comune, nel gruppo di "cittadini preoccupati" che ha sottoscritto una lettera aperta per chiedere il reinserimento della Divisione di Urologia nella convenzione che di recente l’Università dell’Aquila e la Asl di Teramo hanno sottoscritto. In particolare sottolineano la necessità di evitare la ‘fuga’ di un professionista stimato e capace come il professor Carlo Vicentini, per anni responsabile della Divisione. «La nuova formula di convenzione – scrivono i ‘cittadini preeoccupati’ – torna a penalizzare la sanità teramana che aveva un punto di eccellenza proprio nel settore urologico grazie alle capacità professionali ed umane del professor Vicentini, note anche oltre la regione Abruzzo. Centro di eccellenza che da sempre ha caratterizzato la sanità teramana e che va tutelato negli interessi più generali dei bisogni della comunità». Si chiede la rivisitazione del protocollo, «al fine di garantire la presenza ancora per altri anni del professor Vicentini che ha anche reso eccellente la scuola di specializzazione presso l’ospedale di Teramo da lui diretta». La nuova convenzione, pur non prevedendo la Divisione di Urologia, ha affidato al professor Vicentini il coordinamento dei programmi integrativi delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca nell’ambito dell’urologia, con sede nel presidio ospedaliero di Atri.
Per Di Bonaventura (Città di Virtù): «Condizionamenti politici». Per il consigliere comunale di Città di Virtù, Valdo Di Bonaventura, che si associa alla richiesta dei cittadini, «ancora una volta le scelte sconsiderate della Dirigenza Sanitaria di Teramo danneggiano in maniera irreversibile il nostro Ospedale, decapitando una delle poche eccellenze rimaste nel nostro nosocomio, che qualche tempo fa il Corriere Della Sera qualificava come uno dei migliori reparti d’Italia. Centro di eccellenza che da sempre ha caratterizzato la sanità teramana e che andrebbe  tutelato negli interessi più generali dei bisogni del nostro nosocomio». Secondo Di Bonaventura si tratta di scelte «dettate più da condizionamenti politici che da altro, scelte che vanno nella direzione di penalizzare e impoverire la nostra sanità privandola di un professionista di primissimo piano che ha fatto da traino agli altri bravi professionisti che operano nel reparto». Di fronte a tale scelta «non si può che esprimere dissenso e cogliere l’occasione per invitare la Direzione Sanitaria a ripensare tale percorso per il bene del nostro nosocomio e dei tanti cittadini teramani e che frequentano il reparto».

l professor Carlo Vicentini, responsabile di urologia, è stato proposto l’incartico di coordinamento dei programmi integrativi delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca nel settore dell’urologia, con sede nel presidio ospedaliero di Atri. – See more at: {site_url}Prima-pagina/Cronaca/Firmata-la-nuova-convenzione-tra-Asl-e-l-Universita-dell-Aquila/11-27360-1.html#sthash.j1iidVAe.dpuf
l professor Carlo Vicentini, responsabile di urologia, è stato proposto l’incartico di coordinamento dei programmi integrativi delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca nel settore dell’urologia, con sede nel presidio ospedaliero di Atri. – See more at: {site_url}Prima-pagina/Cronaca/Firmata-la-nuova-convenzione-tra-Asl-e-l-Universita-dell-Aquila/11-27360-1.html#sthash.j1iidVAe.dpuf