La Regione finanzia i dottorati universitari con 2,5 milioni

TERAMO – Due milioni e mezzo di euro dalla Regione per sostenere il sistema universitario, consentendo agli Atenei di indire bandi a beneficio di laureati, dottorandi e dottori di ricerca. I fondi serviranno inoltre a realizzare due portali internet, a valenza regionale: uno, dedicato alla promozione e alle prospettive occupazionali dei giovani ricercatori e l’altro dedicato all’orientamento universitario. Le disposizioni sono previste in un protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina tra l’assessore all’Istruzione, Paolo Gatti,  e i rettori delle tre università abruzzesi. «Quella odierna con le Università è una firma decisiva per l’avvio dell’ultimo step del percorso che ci vede impegnati da tempo nello strutturare un vero rapporto di più stretta collaborazione fra i tre Atenei»,  ha  esordito Gatti. «Iniziativa unitaria che consentirà al sistema universitario abruzzese di migliorare il proprio ranking», l’ha definita il rettore dell’Università di Teramo e presidente del Crua, Luciano D’amico. Il protocollo d’intesa, che è stato approvato dalla Giunta regionale per finanziare con 2,5 milioni di euro del Piano operativo 2012/13 del Fondo sociale europeo, assegni per l’alta formazione e per la ricerca a favore di dottorandi, dottori di ricerca e laureati, prevede che gli assegni siano rivolti a specifici progetti di ricerca. La consistenza di tali assegni sarà definita in misura differenziata per ciascuna tipologia di destinatari e nel rispetto dei parametri fissati dalla vigente normativa statale. La selezione dei beneficiari sarà operata dalle Università  mediante procedure trasparenti, pubblicizzate in osservanza della normativa che disciplina gli interventi  cofinanziati dal Fondo sociale europeo. La realizzazione dei due  portali, secondo l’assessore Gatti, rappresenta la «novità  caratterizzante di questo protocollo che è il terzo, su quattro della  storia della Regione Abruzzo, firmato da me e che hanno sostenuto  complessivamente l’Alta formazione con 38 milioni di euro». I portali faranno conoscere al panorama internazionale tutta l’attività  di ricerca che si produce in Abruzzo come unica realtà vocata e sono dedicati alla promozione delle prospettive occupazionali dei giovani ricercatori (Research Abruzzo), e, l’altro,  all’orientamento universitario, presentando nel dettaglio l’offerta formativa dei tre Atenei abruzzesi. Al fine di sostenere studenti e famiglie nel  momento della scelta del futuro percorso di formazione universitaria  post diploma, il portale sarà dotato di dispositivi interattivi per  l’accertamento dei requisiti di ingresso all’Università. Gatti ha inoltre ricordato che la cifra attuale si aggiunge a quella già stanziata nel passato triennio, 30 milioni di euro in tutto.  «Innovazione e ricerca restano al centro della nostra azione politica  e desideriamo essere da stimolo per far divenire l’alta formazione abruzzese un’unica grande offerta rivolta agli studenti italiani ed europei», ha detto Gatti. I rettori delle Università, (per l’Aquila era presente il pro rettore, Francesco Vegliò, e per Pescara, il professor, Paolo  Sacchetta, hanno riconosciuto all’assessore Gatti una «idea chiara di  sviluppo e di priorità, ed un sostegno fondamentale non solo sul  piano finanziario ma anche di progettazione». In un momento di «tensione finanziaria che investe il sistema universitario italiano –  ha aggiunto il rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’amico –  un sostegno economico così importante faciliterà l’ingresso dei  giovani nella ricerca, senza penalizzare una intera generazione». Per  D’Amico, l’iniziativa del portale e le «ottime relazioni  istituzionali in corso tra Assessorato e Università, configurano già un sistema regionale integrato. Il cambiamento in corso, secondo il
Rettore, ha già prodotto dei risultati per l’Abruzzo che, nel  Mezzogiorno, diventa la prima regione con un sistema universitario  strutturato. E poi il dato: l’Abruzzo per incidenza degli iscritti  alle università, 70 mila, sulla popolazione residente supera la media  nazionale, e si pone, oltre che come «regione verde anche come  regione universitaria».