Trivelle in Vibrata, Bellante guida la rivolta

BELLANTE – Il Comune di Bellante si muove per avviare un confronto con le altre amministrazioni coinvolte nel progetto, definito "scellerato", della ricerca degli idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio di Bellante e un’altra decina della Val Vibrata. Il Ministero dello sviluppo economico in questi giorni ha infatti autorizzato le compagnie Gas Plus Italiana, Medoilgas e Petrorep Italia con il permesso "Colle dei nidi", per sei anni. Il sindaco di Bellante, Mario Di Pietro, intanto fa sentire il suo no: «Sei anni sono un tempo infinito che ipoteca i nostri progetti di sviluppo, tutti legati alla sostenibilità, alla difesa del territorio, alla valorizzazione dell’ambiente e del nostro patrimonio storico e culturale – dice il primo cittadino -. Il processo normativo e amministrativo con il quale si arriva a queste autorizzazioni, che nega la giusta informazione e la necessaria condivisione con le popolazioni, non fa altro che aumentare dubbi e perplessità. E’ arrivato il momento di fare delle scelte: se vogliamo mantenere e valorizzare come risorsa per lo sviluppo economico del nostro territorio la nostra vocazione turistica, non possiamo accettare decisioni che arrivano dall’alto e travolgono le scelte che in questi anni faticosamente come amministrazioni, in nome di una chiara volontà popolare, abbiamo portato avanti». La protesta e l’iniziativa che ne nasce è decisa, come accaduto su altri fronti: il sindaco Di Pietro annuncia che nei prossimi giorni sarà individuato il modo con cui verrà contrastata «l’aggressione al nostro territorio, valutando attentamente gli strumenti, anche legali, che ci possono sostenere in questa battaglia».