Brucchi: «Sì ad una zona di rispetto attorno al Duomo». E i commercianti puntano i piedi

TERAMO – Come previsto, il no del Vescovo alla sfilata delle miss in costume di fronte al Duomo ha acceso il dibattito in città. Per i commercianti e i titolari di bar di Corso San Giorgio la kermesse che esalta e premia la bellezza femminile deve restare in piazza. «Ho accolto l’invito a riflettere sulla questione – afferma Antonio Topitti, titolare della libreria “La Sapienza” – e credo che nel 2013 non sia più i caso di fare questi discorsi che sembrano di stampo quasi medioevale: un conto è discutere sull’elezione di Miss Italia dal punto di vista etico e sulla probabile futilità di una competizione basata solo sulla bellezza, un altro è dire no alla sfilata in costume delle ragazze. Si potrebbe ovviare spostando il palco verso l’Olmo, ma tutto avrebbe un sapore più anonimo, credo che la Chiesa abbia altro di cui occuparsi un sentimento comune da parte anche degli altri commercianti, (come a precisare che la Chiesa dovrebbe guardare maggiormente ai problemi in casa propria, ndr), tra l’altro non si tratta di una manifestazione volgare ma che fa parte del folklore della nazione, e penso anche che sia un veicolo di promozione per la nostra città». Dello stesso avviso Marco Falcone, titolare del “Caffè dell’Olmo”. «Per me – afferma – la manifestazione non deve essere spostata, si dovrebbe anche considerare il nuovo corso della Chiesa, con Papa Francesco che ha mostrato una maggiore apertura e attenzione a problemi più concreti. Per quanto riguarda poi la questione sulle scalinate del Duomo, e sulle bottiglie in vetro che vengono lasciate dai ragazzi, la colpa non può essere data agli esercenti, visto che noi rispettiamo l’ordinanza del sindaco Maurizio Brucchi che impone la vendita di alcolici solo in bicchieri di plastica». Dello stesso avviso anche il rappresentante comunale della Confesercenti e presidente del consorzio Shopping in Teramo centro Giancarlo Da Rui. «La passerella potrebbe anche essere spostata dal lato del Caffè dell’Olmo – afferma – ma non credo che cambierebbe molto. Non mi pare una polemica costruttiva, credo comunque che la manifestazione debba rimanere in piazza Martiri, dove è nata». Per Rosa Beatriz Famiglietti, titolare del Grand’Italia, il concorso rappresenta comunque un evento che richiama molte persone e, per questo, può essere considerato un incentivo per il commercio che in questo periodo sta attraversando una crisi profonda. «Si tratta – afferma – di un concorso di bellezza, non c’è  nulla di volgare, con questo ragionamento si dovrebbe allora anche evitare anche il teatro dialettale, in cui si dicono le parolacce e, come ha detto l’assessore Campana, anche l’elezione delle miss e dei mister della Coppa interamnia». Per Dario Sfoglia, titolare del negozio “Il Bagaglio”  e rappresentante della Confcommercio «la decisione spetta ai politici, che non sempre ci azzeccano, comunque spostare il palco dal lato dlel’Olmo potrebbe essere una soluzione».

IL SINDACO BRUCCHI: «CREEREMO UNA ZONA DI RISPETTO ATTORNO AL DUOMO» – Dopo la missiva inviata dal Vescovo Michele Seccia, il sindaco ha deciso di creare una zona di rispetto intorno al Duomo. «Mi sono sentito sia con il Vescovo che con l’assessore agli Eventi Guido Camapana – afferma Brucchi – e insieme abbiamo deciso di chiedere, per le manifestazioni che potrebbero implicare l’uso della scalinata del Duomo, un permesso scritto alla Curia, mentre per le altre decideremo insieme di volta in volta sulla corretta ubicazione o sistemazione del palco. La posizione del Vescovo è assolutamente da rispettare, anche se piazza Martiri resta il cuore della città e continueremo ad organizzare eventi e manifestazioni». Anche l’assessore al Commercio, Mario Cozzi, si è detto d’accordo con la posizione del sindaco.