Caos in corso San Giorgio, esplode la protesta dei negozi dei portici / Il VIDEO

TERAMO – Ha urlato "avete assassinato la città" e dopo aver discusso a brutto muso con gli operai che stavano scaricando i materiali per l’allestimento degli stand della Festa dell’Agricoltura dela Cia, Antonio Topitti è andato in Comune a urlare agli amministratori il suo disappunto: corso San Giorgio da stamattina è un caos, trasformato in un cantiere per la sistemazione di due forse inopportuni maxigazebo che una volta montati copriranno interamente i due lati dei portici dell’ex Banco di Napoli e di ‘Fumo’. Insomma, per i negozi sarà buio pesto oltre che lo spazio per il passaggio del pedoni al centro della corsia difficoltoso. Topitti, titolare di una di queste attività, la Sapienza Libreria, è una furia: «Dicono sempre che vogliono dare una mano al commercio – spiega al telefono dopo averlo urlato in strada davanti a numerosi testimoni -, la crisi sta uccidendo il commercio, le attività chiudono, io mi sto trasferendo per ridurre i costi e l’amministrazione cosa fa? Autorizza la sistemazione di queste strutture in un modo incosciente che per dieci giorni impediranno ai negozi sotto ai portici di lavorare. E quando vai in comune a protestare, cadono tutti dalle nuvole… Ma non sanno che autorizzazioni rilasciano? Con una piazza Martiri a disposizione, proprio sul corso e davanti ai portici serviva fare questo?». I toni si accendono, la protesta incalza, Topitti non ha intenzione di recedere dalla protesta, addirittura minaccia di usare la benzina… Chiede un intervento del sindaco, affinchè si ridimensioni l’esposizione sul corso ma intanto ha denunciato l’accaduto alla Procura della Repubblica chiamata in causa per le verifiche . "Chi ha concesso le autorizzazioni si è posto il problema dello spazio da lasciare nelle interconnessioni? La logistica così predisposta , garantisce il passaggio di eventuali soccorsi? Noi esercnti paghiamo il suolo pubblico tutto l’anno e non ci fanno sconti sulle multe? Non sono contrario alla manifestazione, ma perchè tanta leggerezza?"

Brucchi chiede ai commercianti di "pazientare": «Ricadute positive in termini di visitatori»

Mentre esplodeva la protesta, da colntraltare ci sono state le dichiarazioni del sindaco in conferenza stampa, che ha invitato i commercianti alla pazienza viste le ricadute in termini di attrattività dell’iniziativa. "I negozi fuori dalle mura – ha detto Brucchi –  amentano che le manifestazioni si concentrano tutte in centro storico, d’altro canto i commercianti del corso sono meno disponibili ad accettare qualche ostacolo a ridosso delle attività. Si tratta comunque di manifestazioni che attraggono visitatori in centro per cui auspico che gli esercenti siano disponibili ad avere qualche giorno di pazienza". E’ apparso dispiacuto l’assessore Cozzi che ha inviato una delegazione della Cia (organizzatrice dell’evento) a trovare una soluzione per ricomporre lo strappo ma non ha inteso commentare l’accaduto. L’assessore tuttavia non ha nascosto perplessità per l veemenza dei toni. "Anche altri commercianti hanno chiesto agli operai di spostarsi di qualche metro, e si è trovata una soluzione condivisa. Forse si potevano usare altri toni".

Intanto dopo Sportissimamente il regolamento è cambiato

Tuttavia la consapevolezza che qualcosa dovesse essere raccordato meglio nelle pubbliche manifestazioni c’er visto che subito prima della Notte dello Sport si è stabilito che tutte le autorizzazioni facessero capo al Suap, che ha meccanismi più rigorosi di controllo, ed è concentrato in un unico sportello. Prima i passaggi si avvicendavano tra l’Ufficio Traffico, Ufficio Tributi, e Ufficio per la Somministrazione alimenti e bevande. Questo implicava a volte una sovrapposizione o un "rimpallo" di responsabilità che certo non aiutava la semplificazione nell’allestimento di un evento. Adesso tutto è nelle mani del Suap ma nel caso specifico, quello della Festa dell’agricoltura, le autorizzazioni sono state concesse prima di queste modifiche al regolamento.